LA POLEMICA
"Delinquenti e scontri": Salvini all'attacco della "sinistra intollerante"
Il leader della Lega: «Non è il Pd che decide chi può parlare e chi no. Questione di democrazia»
«Siamo in un Paese libero e nel 2025: ognuno deve poter essere libero, a Gallarate, a Caronno Pertusella, a Bolzano e a Palermo, di fare gli eventi che vuole se rispetta la legga». Lo ha detto questa sera, domenica 18 maggio, il leader della Lega e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, all’incontro a Saronno a sostegno del candidato sindaco del centrodestra, Rienzo Azzi. «Non si capisce perché esiste gente che inneggia al comunismo, che per me è fuori dal mondo, però è libero di farlo, e quando invece si parla di immigrazione, ecco tafferugli, scontri» ha aggiunto Salvini a proposito appunto delle polemiche sul Remigration Summit. «Non è il Pd che decide chi può portare avanti delle idee e chi no. Preoccupa la mancanza assoluta di democrazia e trasparenza» ha sottolineato. E poi, la stoccata. «Anche perché li abbiamo visti: c’erano alcune centinaia in giacca e cravatta a Gallarate che hanno discusso di Italia e di Europa , e altri delinquenti col volto coperto, i democratici, che menavano i poliziotti».
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