LA TRAGEDIA
Lunedì l’addio a Rocco, appello ai biker: «Venite»
Cordoglio per la morte del 33enne di Gorla Minore

«Era l’atleta migliore che abbia mai avuto, era fortissimo, aveva un record di ventiquattro match di cui otto vinti a ko. Ma era soprattutto un ragazzo splendido, buono, generoso, umile nonostante i risultati da vero campione. Per me era come un figlio»: sono piene di commozione le parole di Vincenzo Anastasi, maestro della società Fighting ground boxing club di Marnate. Rocco La Cognata aveva varcato l’ingresso della sua palestra nel 2011, «era ancora un ragazzino ma era pieno di determinazione».
Il trentatreenne Rocco La Cognata - morto mercoledì sera in un incidente stradale a Luisago, lasciando la moglie e due figli piccoli - era un gran lavoratore: aveva prestato servizio in un istituto di vigilanza privato, aveva trascorso molti anni alle dipendenze della Omec e da qualche mese aveva trovato un’occupazione in Svizzera. I funerali saranno celebrati lunedì 21 luglio alle 10 nella chiesa di San Lorenzo, a Gorla Minore.
«Era completamente dedito alla famiglia», ricorda Anastasi. Ma aveva un’altra grande passione, quella per la moto. E ora la cugina Olesia La Cognata vuole esaudire un desiderio che il trentatreenne le confidò anni addietro, in occasione della morte di un loro amico motociclista. «Rimase molto colpito dal raduno delle moto davanti alla chiesa, era molto emozionato, mi disse che se mai fosse capitato a lui gli sarebbe piaciuto un saluto così commovente». La trentatreenne lancia un appello ai biker, «sarebbe bello vedervi tutti sul sagrato».
La procura di Como ha già dissequestrato la salma, dubbi sulla ricostruzione dell’incidente non ce ne sono. La data del funerale non è ancora stata comunicata, la famiglia vuole celebrarlo a Gorla, dove tutti lo conoscevano e lo amavano. «Stiamo ricevendo tantissime manifestazioni di affetto e di cordoglio, Rocco era una persona stupenda, non ci sono parole per descriverlo», lo ricorda tra le lacrime la cugina. I genitori del trentatreenne, avvertiti della tragedia nella notte, sono arrivati ieri mattina da Gela, la sorella li ha raggiunti da Foggia. Il pensiero ora va a Sonia e ai due bambini: a Sesto San Giovanni non avevano parenti. «Dovremo stringerci intorno a loro per aiutarli».
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