LA DECISIONE
Salari svizzeri in euro? Regolari
Il Tribunale federale svizzero contesta le richieste dei frontalieri
Il Tribunale federale svizzero dà ragione alle imprese che hanno pagato i lavoratori frontalieri francesi in euro senza però entrare nel merito della vicenda che le opponeva proprio ai due ex dipendenti frontalieri.
L’atteso pronunciamento, giunto ieri, mercoledì 16 gennaio, riguardava la legalità dei salari in euro pagati da numerose imprese ai loro dipendenti frontalieri ed era stata sollevata da una dipendente francese di un’azienda con sede nel Giura.
La ditta aveva deciso nel giugno del 2011 di versare i salari in euro ai suoi dipendenti residenti nell’Ue.
Nel gennaio 2016 una collaboratrice francese aveva trascinato il datore di lavoro in tribunale, chiedendo il versamento di 19.400 franchi “persi” a causa della nuova regolamentazione.
La ditta aveva inoltrato ricorso contro la decisione al Tribunale cantonale senza successo e si è perciò rivolta al Tribunale federale.
Anche in Canton Ticino i tribunali si sono occupati del pagamento di salari in euro, con le controversie legate al tasso di cambio applicato da alcune imprese.
Per tre membri della Corte di diritto civile su cinque, gli impiegati hanno commesso un abuso di diritto cercando di ottenere un rimborso molti anni dopo il fatto: quindi non è stato analizzato l’eventuale mancato rispetto dell’Accordo di libera circolazione delle persone, che impedisce la discriminazione dei lavoratori in seno all’Unione europea.
Per i giudici di Losanna entrambi i lavoratori avevano accettato una modifica contrattuale dei propri salari in euro e conoscevano quindi le condizioni di lavoro.
Prove documentali hanno dimostrato che il padronato aveva avvisato che il cambio negativo per la Svizzera li metteva nelle condizioni di dover prendere misure protezionistiche per non perdere troppo utile.
La minoranza dei togati intendeva invece accogliere la tesi dell’Accordo europeo per le pratiche adottate dalle aziende, questo anche perché vi era un precedente specifico, sempre nel Giura, di un frontaliere che nel 2016 ha ottenuto 18.881 franchi di rimborso per le perdite dovute al salario in euro.
Difficile dire se quanto avvenuto a Losanna possa fare scuola anche in Ticino, se qualche azienda sarà tentata di versare ancora in euro forte di questa giurisprudenza anche perché sono mutate le condizioni di cambio.
© Riproduzione Riservata