NUOVO CASO
Il cecchino spara ancora ai gatti
È il quinto attacco, l’animale ha ancora in corpo alcuni pallini

Gatti ancora nel mirino. Ma il cecchino è sempre lo stesso? È questa la domanda suscitata dall’ennesima aggressione subita da un micio. Ai quattro casi di animali impallinati degli scorsi mesi si aggiunge ora il quinto registrato negli scorsi giorni: la vittima, per fortuna sopravvissuta all’agguato, si chiama Tarcilla e abita con il suo padrone nelle vicinanze del campo sportivo del parco La Fornace, ben distante quindi da via Rosai e via Turati, dove si erano registrati i primi casi. Possibile quindi che lo sconosciuto, che spara forse con una pistola ad aria compressa, sia un altro rispetto al primo ignoto. Ma è solo un’ipotesi. Uguale, invece, è il modus operandi. Tuttavia l’ultimo episodio ha qualcosa di singolare. Il proprietario dell’animale si è infatti deciso a portarlo dal veterinario per accertamenti dopo aver notato che Tarcilla soffriva. Solo la radiografia a cui è stata sottoposta ha evidenziato alcuni pallini nel corpo della povera bestiola. Le ferite ormai si erano completamente rimarginate. Fortunatamente nessun organo vitale è rimasto lesionato anche se ora la prospettiva è quella di un intervento chirurgico per estrarre i proiettili.
Sull’annesimo episodio inteviene Emilia Farè dell’associazione «Zampe Felici»: «Anche in questo caso è stata sporta denuncia contro ignoti, ma il quadro si fa sempre più preoccupante. Abbiamo deciso di scrivere al nostro sindaco perché lanci un monito sui canali dell’amministrazione contro gesti di inciviltà indicibile. Chi attacca in questo modo i gatti se la prende con esseri indifesi che non fanno male a nessuno». Proprio Farè ha fatto la prima esperienza del cecchino: il suo gatto è stato colpito nel settembre del 2018. A seguire il caso di Dybala lo scorso gennaio e ad aprile ancora altri attacchi. A preoccupare è anche la frequenza delle azioni. «Albizzate sembra diventata un tiro a segno», commenta laconica Emilia Farè.
© Riproduzione Riservata