ROMA
Allarme Consumatori, con dazi rincari pasta anche in Italia

(ANSA) - ROMA, 05 OTT - Allarme pasta: il possibile arrivo
dei dazi per l'esportazioni verso gli Usa rischia di
trasformarsi in rincari anche nel nostro Paese, perché i
produttori punterebbero a recuperare parte dei guadagni persi.
Ad affermarlo è Assoutenti che, sulla notizia di nuovi dazi al
107% in arrivo sulla pasta italiana, ha fatto una breve indagine
sul prezzo praticato nel nostro Paese: in media per un chilo di
pasta si pagano 1,84 euro, con un rincaro che dal 2021 è stato
già del 24,2%
Prendendo in esame le principali città italiane - emerge
dall'analisi di Assoutenti realizzata sulla base dei dati del
ministero delle Imprese e del Made in Italy - oggi un chilo di
pasta di semola di grano duro varia da una media di 2,15 euro di
Pescara a una media di 1,33 euro di Palermo. Listini sopra i 2
euro/kg anche ad Ancona (2,08 euro), Cagliari (2,05 euro) e
Firenze (2,03 euro). Roma è più costosa di Milano: un chilo di
pasta si attesta in media a 1,97 euro/kg, contro 1,79 euro/kg di
Milano.
In base ai dati Istat - rileva Assoutenti - "rispetto a
settembre 2021 oggi un chilogrammo di pasta costa in media in
Italia il 24,2% in più. La guerra in Ucraina, la crisi delle
materie prime unitamente al caro-energia ha portato al rialzo i
costi di tale prodotto simbolo del nostro Paese. E i pericoli
per i consumatori non sono finiti".
"Una eventuale imposizione di dazi al 107% sulla pasta
italiana rischia di determinare nuovi rincari anche sul nostro
territorio - avverte il presidente di Assoutenti, Gabriele
Melluso - Le esportazioni verso gli Usa crollerebbero portando a
perdite per i produttori che, per recuperare i minori guadagni
sul mercato Usa, potrebbero rialzare i listini al dettaglio sul
mercato interno, con danni economici evidenti per le famiglie
italiane". (ANSA).
© Riproduzione Riservata