IL GIORNO DEL LUTTO
Angera, addio a Ugo Violini. Donò reperti archeologici al museo
Intellettuale e benefattore, aveva 96 anni. Il suo necrologio: «A tutti quelli che mi hanno reso piacevole e interessante la vita»
È morto Ugo Violini, classe 1928. Nativo di Milano, laureato all’Università Bocconi, era molto conosciuto nella cittadina lacuale ed è ricordato anche per la donazione che nel 2017 fece a favore di tutta la collettività.
Sette anni fa donò infatti al Comune i reperti archeologici e alcuni documenti di proprietà della sua famiglia. La collezione data al Museo disponeva di oggetti archeologici, angeresi e non solo, appartenuti all’archeologo Luigi Pigorini, antenato del donatore.
Dagli studi condotti su quella collezione e sui documenti del Pigorini stesso fu realizzato il volume “Riscopriamo Angera. La collezione Pigorini Violini Ceruti”, presentato anche al Museo delle Civiltà di Roma. Curiosa l’epigrafe con cui è stata annunciata la morte e la data dei funerali: «A tutti quelli che mi hanno reso piacevole e interessante la vita. Io, Ugo Violini, comunico che sono morto. La mia vita lunghissima è stata di mio gradimento. Il buon Dio mi ha trattato bene, e lo ringrazio. Ciao a tutti e anche a voi un grande grazie».
Lascia la moglie Maria Grazia Cerutti. Violini era una persona molto conosciuta e stimata ad Angera per la sua intelligenza e per la sua ironia. Il museo civico cittadino lo ha ricordato con un commosso post su Facebook: «Con profonda tristezza apprendiamo la notizia della scomparsa del signor Ugo Violini, caro amico e generoso benefattore del nostro Museo. Uomo di grande cultura, brillante intelligenza e spirito spesso irriverente, ha saputo lasciare un’impronta indelebile nei nostri cuori. Gli siamo profondamente grati per la donazione della collezione Pigorini Violini Ceruti, un lascito che ha arricchito il patrimonio del Museo e che continuerà a ispirare generazioni future, raccontando una storia, familiare ed archeologica, straordinaria. Il nostro pensiero va ai suoi cari, a cui porgiamo le più sentite condoglianze».
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