PROF CHE HANNO I NUMERI
Antonella e Michela in cattedra a Turku
Le docenti varesine del liceo Ferraris in Finlandia al Festival europeo di Science on Stage. Selezionate col progetto di “scienza per i piccoli”
“Tervetuloa” (benvenute in finlandese) all’arrivo. Antonella Fusi e Michela Pavan, docenti del liceo scientifico Galileo Ferraris di Varese sono due degli insegnanti italiani che partecipano a Turku, in Finlandia, al Festival europeo di Science on Stage, la più grande manifestazione europea dedicata all'insegnamento delle materie Stem (Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica).
L’inaugurazione lunedì 12 agosto con il saluto del ministro dell’Educazione finlandese Anders Adlercreutz.
Il Festival europeo di Science on Stage è una competizione che ogni due anni raccoglie e mette a confronto i migliori progetti realizzati da docenti delle scuole di ogni livello, dalla primaria alla secondaria superiore.
Quest’anno a Turku sono presenti oltre 400 progetti che provengono da più di 30 Paesi, non solo del nostro Continente. Sono stati scelti attraverso selezioni nazionali analoghe a quella che in Italia hanno visto competere 30 squadre durante i tre giorni del Festival italiano ospitato a settembre 2023 dalla Città della scienza di Napoli.
Ogni progetto rappresenta una proposta nuova, spesso realizzata insieme da docenti e studenti, per affrontare un tema scientifico o tecnologico in chiave avvincente, attraverso la metodologia dell’Inquiry Based Learning, l'insegnamento basato sull'esperienza, sulla formulazione di ipotesi e la realizzazione di esperimenti in prima persona.
Il progetto di Antonella Fusi e Michela Pavan si chiama “Scienza per i piccoli”: ha vinto la selezione per l’edizione europea nella sezione Science for the Youngest e mira a introdurre i passi del metodo scientifico ai bambini dei primi anni della scuola primaria coinvolgendoli in esperimenti presentati loro dai ragazzi del liceo.
«È un’occasione preziosa di confronto tra insegnanti di tutta Europa sulle metodologie e idee innovative, un momento che risveglia in noi la passione per il nostro lavoro», raccontano le due docenti.
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