SAN VITTORE
Scritte e graffi sulla chiesa appena restaurata
Vandali in azione subito dopo la rimozione dei ponteggi
È stato sufficiente rimuovere i ponteggi che coprivano una delle pareti esterne della chiesa prepositurale di San Vittore Martire, su cui è in corso da mesi un intervento di risanamento conservativo, che già sono comparse scritte. Sono stati i restauratori, che venerdì avevano completato il lavoro, a scoprire sul muro laterale della chiesa affacciato su un vicolo graffiti incisi sull’intonaco ancora fresco.
Sono comparsi alcuni numeri che potrebbero essere stati tracciati sulla malta anche a mani nude e poi un “Arc” e rigature che attraversano la parete, per le quali può essere stato utilizzato un chiodo o qualche altro oggetto appuntito di metallo.
Non contenti, gli autori dell’atto vandalico hanno completato l’opera orinando sul muro della chiesa e negli angoli. Durante il fine settimana i lavori sono rimasti fermi due giorni, ma è probabile che questi atti si siano verificati nella notte tra venerdì e sabato perché l’intonaco era ancora fresco. Si dovrà ora intervenire per il ripristino.
Nel vicolo acciottolato, che parte dal sagrato e resta nascosto tra l’edificio di culto e una abitazione, sono soliti radunarsi giovani la sera, come è avvenuto anche lunedì. Sull’accaduto è stata sporta denuncia ai carabinieri e il prevosto, don Claudio Lunardi, non nasconde la sua amarezza.
«Sono rattristato – dice il sacerdote - per un gesto incivile che non trova giustificazioni. Purtroppo da tempo e nonostante le segnalazioni alle forze dell’ordine in questo vicolo ma anche nel piazzale antistante la chiesa si radunano giovani che schiamazzano e ascoltano musica ad alto volume. C’è anche chi si ritrova nel terreno boschivo della parrocchia retrostante il centro Paolo VI. Si ha paura ad attraversare al buio le strade del nucleo storico».
«È una situazione che ben conosciamo - osserva il sindaco Gianluca Cavalluzzi - tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine per quanto possibile e che speriamo possa essere risolta. La sicurezza è una questione importante ed è nostra intenzione riqualificare il centro storico». I carabinieri della stazione di Arcisate effettuano pattugliamenti, ma non possono essere ovunque.
Intanto si concluderà ai primi di marzo l’intervento di risanamento conservativo delle pareti esterne, che fa parte del secondo lotto del restauro della prepositurale di San Vittore. Gli intonaci sono stati ripuliti, consolidati e protetti con una finitura a calce.
La scelta dei colori è stata condivisa, attraverso numerose campionature, con la Soprintendenza. Le origini della comunità cristiana di Arcisate si fanno risalire ai primi secoli di evangelizzazione ed un primo edificio di culto sarebbe sorto nel quarto secolo ai tempi del vescovo San Materno. San Vittore era collegiata sin dal 1095 e centro della Pieve.
I lavori di restauro delle pareti esterne hanno portato ad una scoperta: una lapide, che è stata ripulita, sulla quale, sotto una croce, si legge 1521. E’ la datazione della costruzione della chiesa attuale, che dunque ha cinquecento anni.
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