ARONA
Arona, movida selvaggia. Danni alle auto
Raccolta di firme nel centro storico per avere più sicurezza. Il sindaco: «Vigilantes nei fine settimana»
Cento firme contro la movida selvaggia in piazza San Graziano. Le hanno raccolte commercianti e residenti del centro storico e le hanno consegnate al sindaco Federico Monti e al suo vice Alberto Gusmeroli (Lega) affinché vengano presi provvedimenti urgenti e drastici.
Nell’ultimo fine settimana infatti alcune auto sono state prese a martellate da ignoti vandali. Nella nota inviata in Comune la denuncia è dura: «La piazza è da anni in uno stato di abbandono, è mal frequentata, non sorvegliata. I danni sono all’ordine del giorno, il verde presente è ridicolo, la fontana inutile. È diventata uno sgabuzzino a cielo aperto».
La nota prosegue: «Alle due del mattino decine di giovani si divertivano a lanciare le sedie della manifestazione del gemellaggio. Mancherà poco che torni anche lo spaccio di droga, sempre ammesso che se ne sia andata. La piazza deve diventare veramente il salotto di Arona».
Nel fine settimana infatti decine e decine di ragazzi si radunano sul sagrato della chiesa e nella piazza e ne diventano i padroni fino alle ore piccole. I segni del passaggio sono evidenti: bottiglie di birra e liquori di ogni tipo, bicchieri, sporcizia. Sono stati danneggiate le panchine fioriere, distrutti gli ulivi della pace messi a dimora, imbrattati i muri delle case vicine, rovinati i citofoni.
Due residenti di via Conte Amizzone, una strada del centro storico, raccontano: «Alla mattina si trova di tutto: urina, preservativi usati, sporcizia. L’altra notte un giovane alle due di notte era a terra, ubriaco. Arrivano intorno alle 23 e stazionano fino alle 3-4 del mattino». L’unico bar della piazza è tra i promotori della protesta. Spiega il titolare M.O: «Io chiudo alle 22 per non avere contatti con queste persone. L’altra sera sono passato nella piazza e sono stato pesantemente insultato senza motivo».
Stessa situazione anche sul lungolago. Centinaia di giovani invadono la sede stradale e ne diventano i padroni assoluti con bicchieri e bottiglie in mano, in barba ai divieti emanati dalla polizia municipale. Il pergolato del glicine è uno dei ritrovi più gettonati. E non è un caso che alcuni locali non abbiano firmato la protesta. Il Pd, per voce del suo segretario Gianluca Ubertini, attacca la giunta leghista: «Una movida martellante e fuori controllo, figlia del turismo mordi e fuggi voluto da questa Amministrazione. La soluzione sarà la solita: i vigilantes pagati dalla comunità, con gli aronesi che pagano già tasse altissime e si vedono la città invasa da auto e da tavolini e banchetti nella passeggiata pedonale».
Alcuni residenti hanno invocato anche le ronde di cittadini. Ieri, lunedì 15 maggio, in Consiglio comunale il sindaco Federico Monti ha replicato: «Metteremo 20.000 euro per sistemare e migliorare la piazza, ma non parliamo di delinquenza ad Arona, ma di episodi di teppistelli. Fin da questo fine settimana ci saranno i vigilantes ed a maggio ritorneranno i turni serali dei vigili. Allerteremo i carabinieri per maggiori controlli. Hanno bruciato anche gli olivi della pace. Questi giovani ad Arona non li vogliamo, ma le telecamere di sorveglianza possono fare poco».
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