FRODE FISCALE
Assolto Antonio Rosati: «Dieci anni di fango»
Sentenza della Cassazione: reato prescritto

«Dopo 10 anni di fango Antonio Rosati è stato assolto». L’avvocato Stefano Amirante, sentito al telefono, non nasconde tutta la propria soddisfazione dopo aver appreso nella serata di oggi, martedì 14 maggio, l’esito della sentenza della Corte di Cassazione. «Premesso che il ricorso presentato da me e dalla mia collega Nadia Germanà Tascona è stato ritenuto ammissibile, la Cassazione non è entrata nel merito nel capo di imputazione di frode fiscale contestato all’ex presidente del Varese perché lo ha dichiarato prescritto. Da qui la sentenza di assoluzione per prescrizione», spiega il legale. Va notato che se la Suprema Corte non avesse dichiarato ammissibile il ricorso della difesa Rosati, la prescrizione non sarebbe scattata e così sarebbe rimasta in piedi la condanna a due anni e quattro mesi inflitta in appello a carico di Antonio Rosati. Pur assolvendolo da ben 15 capi di imputazione, la seconda Corte d’Appello di Milano lo aveva condannato per un unico episodio di frode. Nello specifico, nella qualità di amministratore di fatto del consorzio di cooperative ExpoJob, Rosati era stato ritenuto colpevole di aver emesso otto false fatture a favore di altri a fronte di operazioni inesistenti. Valore: all’incirca 200 mila euro.
«Se la Suprema Corte ha dichiarato ammissibile il nostro ricorso, lo stesso non ha fatto per quello proposto della Procura Generale di Milano che puntava a cancellare la sentenza d’appello e che invece è stato dichiarato inammissibile», precisa l’avvocato Amirante.
LA VICENDA
Nel mirino della Procura Generale ambrosiana, la decisione della Corte d’Appello rispetto all’inutilizzabilità di tutti gli atti sequestrati e le testimonianze raccolte dall’Agenzia delle Entrate per provare la sussistenza della presunta associazione a delinquere da cui sarebbe discesa una maxi-frode fiscale da 63 milioni di euro realizzata nei settori della logistica, dei trasporti e del facchinaggio attraverso una rete di cooperative, una parte delle quali attive a Malpensa. Un’ipotesi accusatoria caduta poi in secondo grado, ma che in primo grado era costata una condanna a nove anni a Rosati e a otto anni all’ex amministratore delegato del Varese 1910 Enzo Montemurro (quest’ultimo assolto in appello). Chiosa l’avvocato Amirante: «Rosati è stato assolto da tutti i processi che lo hanno visto imputato: a Varese, come a Monza e a Milano. Tutti si sono conclusi con l’assoluzione». I sei mesi di carcerazione preventiva a cui è stato sottoposto nel 2014? «Meglio definirla ingiusta detenzione».
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