A TUTTO TONDO
Scola: «Coach non in discussione, ma mancano ritmo e velocità»
L’ad e la crisi di Varese: «Sono gli uomini a fare le scelte, non i computer. E la squadra è competitiva»

Luis Scola precisa che sono gli uomini e non i computer a fare le scelte, ma parla a tutto campo di allenatore, mercato ed altri temi di stretta attualità. La prima considerazione è puramente tecnica, sul termine utilizzato: «Sento parlare di algoritmo, ma qui le decisioni le prendono gli uomini. Non c’è un supercomputer nascosto che ci detta la linea; siamo noi che ragioniamo, certo sulla base degli analytics, le statistiche avanzate, utilizzate per dare indicazioni, ma pensare che decidano i computer è poco rispettoso per chi lavora».
COACH NON IN DISCUSSIONE
Il General non mette in discussione il coach, ma chiaramente non è contento della qualità del gioco espresso: «Non stiamo giocando con il ritmo e la velocità dello scorso anno. Non discutiamo pubblicamente al di fuori del nostro staff le problematiche, ma tra queste non c’è il coach. E’ una scelta tecnica nostra, vogliamo continuare a lavorare come stiamo già facendo. La ragione delle sconfitte è che non stiamo giocando nella maniera giusta, interverremo per migliorare la squadra, di concerto con il coach che ci dirà cosa fare».
MERCATO
Il mercato ha già portato in dote un rinforzo – oggi, mercoledì 13 dicembre, è sbarcato Skylar Spencer – ma Scola esclude mosse da “salvatori della patria”: «Abbiamo fatto un movimento che ci aiuterà a vincere le partite con l’arrivo di Spencer; la sua verticalità a rimbalzo, la sua presenza difensiva e l’efficacia nel giocare il pick&roll possono aiutarci a migliorare verso l’obiettivo di essere più veloci. Poi ad ora i giocatori che in Europa cambiano la squadra non sono avvicinabili per le nostre casse, cerchiamo chi possa aiutarci ad avvicinarci alle nostre idee».
FIDUCIA
Il General esprime fiducia sulla possibilità che la squadra possa lasciare in fretta la zona salvezza: «Sono tranquillo, credo che la squadra sia competitiva ed abbiamo giocatori con buon potenziale. E non credo siamo tanto lontani da giocare il nostro: sono convinto che la squadra andrà bene. Lo credevo anche in estate e magari mi sono sbagliato, ma il mio compito è pensare cosa possiamo fare per aiutare il coach e i giocatori. La classifica non mi soddisfa, ma sono convinto che la squadra possa crescere; alla lunga non sono preoccupato. Al di là della serie A sono molto soddisfatto di come stanno andando le cose, tra le giovanili, la riqualificazione del palazzetto e tutti gli aspetti che sono fondamentali per il nostro progetto».
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