SERVIZI SOCIALI
Senza casa e lavoro
Il Comune aiuta le famiglie indigenti a pagare l’affitto

La perdita del lavoro e la conseguente impossibilità a pagare l’affitto o il mutuo di casa. È questo il tema centrale verso il quale l’assessore ai Servizi sociali di Besozzo, Enrica Bellorini, rivolge l’attenzione in quanto il confronto con questa pesante realtà diventa sempre più frequente nell’ambito del territorio di Besozzo.
Qualche dato per inquadrare il fenomeno: 131 pratiche aperte per aiuti ad adulti, 52 relative a minori; 22 cittadini ai quali viene prestata assistenza domiciliare. «Noi, come amministrazione, ci prendiamo a cuore queste difficoltà, non perché dobbiamo farlo, ma perché vogliamo farlo. Sono normalmente famiglie che fino a poco tempo fa vivevano una vita normale. Alcune non si allertano a tempo e vengono nei nostri uffici quando lo sfratto è già esecutivo. Noi ci attiviamo: dopo lo sfratto paghiamo loro la cauzione di una nuova casa e i primi tre mesi di affitto».
Sono attualmente 14 le famiglie con emergenza abitativa alle quali viene assegnato questo aiuto per l’affitto. «Altre abitano nelle case gestite dall’Aler di proprietà comunale, in cui l’affitto è basso. E queste hanno l’opportunità di continuare ad abitarvi. Stiamo riattivando il bando per l’assegnazione di tali case, ma le disponibilità di spazi non sono così alte. È indispensabile il lavoro in rete per venire incontro alle necessità alimentari».
«Operare in collaborazione, per noi, costituisce un grande aiuto - spiegano i volontari della Caritas, molto attivi in tutta la provincia di Varese -. In questo modo conosciamo le vere povertà, possiamo contribuire con i nostri 55 pacchi alimentari. Un numero variabile, considerato il fatto che alcune famiglie ora possono usufruire del reddito di cittadinanza. Noi siamo sempre pronti ad aiutare, ma vogliamo offrire anche la possibilità di camminare da soli, fin dove è possibile».
La sinergia Comune-associazioni si concretizza anche con l’Anteas Cisl, che ha stipulato una convenzione con i supermercati Tigros: a venerdì alterni vengono forniti altri 25 pacchi alimentari con prodotti invendibili, non perché scaduti, ma in quanto giacenti in contenitori non in perfette condizioni. L’associazione “White milk” distribuisce prodotti di pulizia per la casa, le persone e indumenti per bambini fino a 6 anni, mentre il Centro aiuto della vita assicura prodotti alimentari e non solo, a favore dei bambini. «Fino a poco tempo fa - sottolinea l’assessore - lo sportello socio-economico era gestito con la competenza, da tutti riconosciuta, di Guido Monfrini, recentemente scomparso. La sua presenza ora manca. Ci stiamo attivando per una collaborazione con il sindacato Cisl. Un capitolo a parte merita l’assistenza domiciliare, che comprende un buon numero di assistiti: servizio che funziona bene, che gratifica il personale addetto».
L’assessorato è abbinato a quello dell’Istruzione: un occhio di riguardo, in questa area, è rivolta all’assistenza dei minori a scuola e in famiglia, mediante la figura degli educatori. «Il nostro, coadiuvato da due assistenti sociali, è un lavoro nell’ombra, ma intenso - conclude l’assessore -. Abbiamo il piacere di avere la disponibilità di dieci volontari che con un mezzo comunale accompagnano a scuola anche fuori dal territorio i disabili».
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