CONSIGLIO COMUNALE
Saronno, il bilancio non passa
In aula il saluto del prevosto monsignor Marinoni

A Saronno il bilancio non passa. Era iniziato con un ritardo di circa un’ora, a causa di alcuni problemi tecnici, il consiglio comunale con all’ordine del giorno il bilancio previsionale, appunto, che era stato ritirato a sorpresa dal sindaco Augusto Airoldi nella precedente seduta consiliare, dopo che era già stato presentato dagli assessori.
La nuova seduta era stata convocata alle 19, ma soltanto attorno alle 20 la riunione è poi regolarmente cominciata. Subito scintille in apertura, con Pierluigi Gilli, della civica di maggioranza Con Saronno, che ha ritirato la mozione presentata sull’utilizzo dell’avanzo del previsionale, riguardo alla quale la Lega voleva a propria volta presentare una mozione d’ordine. Il sindaco Airoldi ha poi ricordato alcuni numeri del bilancio previsionale, da 85 milioni di euro, tra i quali l’impegno dei servizi sociali per 10 milioni di euro e di 900 mila euro per il diritto allo studio; parlando anche della particolare attenzione che il Comune intende dedicare all’arredo e al decoro urbano e, per quanto riguarda la sicurezza, nel continuare a sollecitare l’arrivo della polfer in stazione o dell’esercito,con l’operazione Strade sicure.
Tra i consiglieri d’opposizione, Agostino De Marco (Fi) ha chiesto dei chiarimenti su alcune delle tariffe Imu per i terreni edificabili e chiarezza sui fondi ottenuti con la tassa di soggiorno. Cristiana Dho (Obiettivo Saronno) ha lamentato che i progetti proposti dalla giunta non bastano a migliorare la città e che non ci sarebbe sufficiente impegno sul fronte della sicurezza urbana. Secondo Claudio Sala (Lega) quella dell’amministrazione civica sarebbe solo una narrazione trionfalistica, da parte di una maggioranza litigiosa, che non corrisponderebbe affatto alla realtà.
Invece, Francesca Ruffini della civica di maggioranza Tu@Saronno, ha sottolineato che sono sotto gli occhi di tutte le opere già realizzate e che l’obbiettivo è di portare a termine anche quelle già programmate, con investimenti da 24 milioni di euro. All’inizio della serata è passato per un saluto anche il prevosto, monsignor Giuseppe Marinoni: «Sono stato seminarista a Saronno negli anni Ottanta, l’attuale aula consigliare era allora la cappella del seminario, il mio posto era proprio dove si trova ora una delle colonne portanti», ha spiegato monsignor Marinoni, dopo aver stretto la mano al primo cittadino e al vicesindaco Laura Succi.
IL VOTO E LA BOCCIATURA
Con l'astensione del presidente del consiglio comunale, Marta Gilli, il bilancio previsionale non è stato approvato. «Non possiamo permetterci di non approvare questo bilancio e di far gestire la città da un commissario prefettizio,non capisco proprio perché non debba essere votato», era stato l'appello di Pierluigi Gilli (della civica di maggioranza Con Saronno). «Sfido chiunque a dimostrare che questa amministrazione non ha saputo dare dei concreti risultati amministrativi», ha sottolineato Francesco Licata (Pd). «Siamo convintamente contrari a questo bilancio previsionale e noi non siamo qui a scaldare la sedia», ha ribattuto Luca Davide (della civica di opposizione Obiettivo Saronno). «Nessuna prospettiva di rilancio per Saronno con questo bilancio», ha lamentato Raffaele Fagioli (Lega).
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