VELOCITA’ E STANGATE
Strage autovelox, automobilisti verso la class action
L’occhio elettronico colpisce a raffica a Buguggiate: ipotesi allo studio contro le multe

Un automobilista si sfoga: «La multa l’ho pagata ma se ne dovessero arrivare altre, non le pagherò». E’ l’ennesima persona ad essere incappata nelle grinfie dell’autovelox di Buguggiate. Un cittadino che, dopo aver ricevuto la sanzione (notificatagli solo nei giorni scorsi pur essendo riferita a inizio anno), ha deciso di mettere mano al portafoglio. Ma si vuole fermare qui. «In tanti la pensano come me, staremo a vedere, non escludiamo un’azione congiunta» precisa. Che tradotto potrebbe anche essere la decisione di valutare la possibilità di avviare una class action, un’ipotesi che serpeggia già con una certa insistenza tra alcuni automobilisti. Insomma, si starebbe ragionando su questo particolare tipo di azione legale, unendo le forze, per ottenere appunto la tutela di un diritto individuale, in un procedimento giudiziario collettivo. Ovviamente si tratta di una materia ancora tutta da sviscerare ma qualcosa si starebbe muovendo in tal senso.
QUANTI SOLDI?
Intanto un altro elemento di interesse pubblico è quello concernente l’ammontare economico complessivo delle sanzioni. In altre parole, quanto sta fruttando in termini di entrate di cassa il superlavoro del velox di Buguggiate al Comune e alla Provincia? Si ipotizza si tratti di diverse migliaia di provvedimenti (e quindi di una montagna di euro), ma attendiamo di conoscere i numeri effettivi, pur sapendo che la situazione è “dinamica”, in quanto l’autovelox non conosce riposo e continua a fare il suo lavoro, senza sosta, pronto a rilevare chiunque superi il limite di velocità dei 70 chilometri l’ora. Come Prealpina abbiamo cercato di saperne di più. Quel che è certo è che l’autovelox sta producendo molta moneta, pardon, banconota, al Comune e alla Provincia. Riguardo al quantum, stiamo attendendo i dati ufficiali. Il presidente Magrini, interpellato a riguardo, ha garantito un suo interessamento presso gli uffici. Al momento, però, questi dati non ci sono.
LA PREOCCUPAZIONE
Intanto molti automobilisti, dopo l’arrivo di questa pioggia generale di multe, sono davvero preoccupati e cercano di correre ai ripari. Nella speranza di non ricevere altre multe (tra quelle ancora in fase di elaborazione e notifica), hanno deciso di rallentare drasticamente la loro marcia nel punto critico, procedendo davanti al “Grande Fratello” a velocità ben al di sotto addirittura dei 70 chilometri l’ora, transitando anche a 50: il che produce, in certi momenti, la formazione di code lungo la Provinciale. E così fa anche chi avanza nel punto in discesa della strada meglio nota come “del Chiostro di Voltorre”, con il freno leggermente premuto a più riprese, per rallentare e rimanere ampiamente nei limiti stabiliti dei 70 chilometri orari e limitare la “spinta” naturale prodotta dalla pendenza dell’arteria (in un punto in cui, provare per credere, anche solo con la bicicletta da corsa si raggiungono tranquillamente i 60 orari).
Insomma, questa è una strada dove tutti erano abituati “mentalmente” e da tempo al limite massimo dei 90 chilometri l’ora e a confermarlo è il fatto stesso che molti asseriscono infatti di essere stati multati ad una velocità tra i 77 e gli 83.
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