AGGRESSIONE
Accoltella il compagno, arrestata
Lite in via Gubbio, interviene la polizia locale

Gli ha inflitto una decina di coltellate con rabbia cieca, come fosse impossessata dal demonio. Se gli agenti di polizia locale non fossero intervenuti con tanta rapidità, forse nulla le avrebbe impedito di finirlo. È accaduto ieri, martedì 17 marzo, poco prima delle 19, in via Gubbio, una stradina accanto alle scuole Tommaseo. In manette una ecuadoriana di trent’anni, vittima il compagno marocchino ventitreenne, che ora è all’ospedale in condizioni serie ma non critiche.
«Mi stava picchiando, ho preso il coltello per difendermi», avrebbe dichiarato la sudamericana al personale del comando di via Molini Marzoli. La ricostruzione dell’aggressione è al vaglio degli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Massimo De Filippo e dal procuratore facente funzioni Nadia Calcaterra.
I poliziotti della municipale hanno lavorato fino a tarda sera per per chiarire i dettagli, documentarsi sulla prognosi e decidere per quale reato procedere. Ma dato il numero dei fendenti l’accusa potrebbe essere di tentato omicidio.
Per ora non trapela nulla di più se non che la scintilla potrebbe essere stata innescata da motivi passionali. Gelosia, un sentimento a quanto pare reciproco che, a fasi alterne, accende gli animi di uno piuttosto che dell’altra.
Da un po’ di tempo i due convivono ma le differenze culturali, religiose e pure anagrafiche sembra mettano a dura prova il loro rapporto di coppia. Ieri il vicinato si è reso conto che le urla, il trambusto, gli insulti e le minacce che volavano in casa dei due fossero più preoccupanti del solito e così qualcuno ha chiamato il 112.
E nonostante il momento critico che vivono in via Molini Marzoli, con le richieste che sommergono il personale e i capillari servizi di controllo dovuti alla pandemia, gli uomini diretti da Claudio Vegetti sono riusciti a fronteggiare un caso da codice rosso.
Perché le violenze domestiche e i maltrattamenti in famiglia, in questi giorni di clausura e condivisione forzate, rischiano un’impennata da non sottovalutare.
Un’altra vicenda simile è accaduta poco più di un mese fa a Cerro Maggiore: in quel caso una donna ferì con un fendente il compagno al culmine di una lite casalinga.
© Riproduzione Riservata