DOPO LE FIAMME
Auto incendiate: caccia al piromane di Busto
Distrutte otto vetture e un furgone parcheggiati nelle vie Gavinana e Culin. Non è escluso il gesto di un uomo con disturbi psichici
È caccia al piromane autore degli incendi che hanno distrutto le auto parcheggiate nelle vie Gavinana e Culin a Busto Arsizio. Otto auto e un furgone sono stati avvolti dalle fiamme nel cuore della notte di ieri, martedì 20 febbraio. Un incendio simile non si era mai verificato a Busto Arsizio e neppure in zona: una modalità senza precedenti. E per fortuna isolata.
ACCERTAMENTI E TELECAMERE
Al momento si cerca almeno una persona, ma non è escluso che possano essere due o più. Resta un mistero anche sul sesso, perché chi lo dice che il piromane sia un uomo? Al momento infatti gli agenti del commissariato di polizia non hanno nessuna indicazione sull’identikit e sono in corso gli accertamenti scandagliando immagini delle telecamere di videosorveglianza, cercando anche tramite le celle telefoniche tutte le persone presenti nella zona nel momento in cui è iniziata l’emergenza.
LE FIAMME ALL’UNA E MEZZA
Il problema è che nessuno ha visto niente: solo le fiamme avvolgere le auto verso l’una e mezza, orario in cui sono partite le chiamate al numero unico delle emergenze 112. E da quel momento è iniziata la corsa contro il tempo per domare le fiamme che stavano intaccando i veicoli parcheggiati in due punti diversi dell’isolato, seppure vicini. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Busto Arsizio, Legnano e Tradate con autopompe e autobotti, oltre alle volanti della polizia e il supporto dei carabinieri. Dal 118 è stata inviata un’ambulanza per un 37enne che è stato assistito sul posto.
GLI INTERROGATIVI
I pompieri hanno spento le fiamme velocemente temendo che le auto potessero esplodere al contatto con il carburante, terrore anche dei residenti che hanno visto davanti ai loro occhi un vero e proprio incubo. Al termine delle operazioni, ormai all’alba, lo spettacolo era desolante. Carcasse delle auto bruciate e l’odore insistente rimasto nell’aria. I vigili del fuoco devono chiudere la relazione da consegnare alla polizia, ma sembra che non ci siano elementi per capire l’origine del rogo. Né una tanica, né bottiglie. Che sia stata usato qualche agente infiammante? Certo che fosse qualcuno attrezzato, magari con liquidi simili alla diavolina che si usa per accendere il carbone per le grigliate. Ancora ci sono molti interrogativi che non hanno risposta e su cui stanno lavorando gli investigatori: il principale resta comprendere il motivo. Tra le ipotesi c’è che si tratti dell’azione di un soggetto psichicamente disturbato. Tra i residenti qualcuno è sotto choc, i proprietari dei mezzi distrutti sono invece arrabbiati e increduli.
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