LA QUERELLE
Addio ai tigli del viale
In una commissione affollata, l’ultimo dibattito sulla rotonda. Il Comune: ripiantumeremo. Ma i comitati daranno battaglia
Si era detto entro la fine del mese. Forse già con settimana prossima, la rotonda di viale Duca d’Aosta prenderà forma: «Le ultime autorizzazioni dovrebbero essere rilasciate lunedì o martedì. Già dalla prossima settimana può aprire il cantiere», taglia corto il sindaco Emanuele Antonelli, durante la riunione della commissione di ieri.
Il secondo punto era il più atteso e riguardava l’interrogazione avanzata da Luigi Genoni del M5S in merito alla nuova viabilità del viale e della zona attorno all’ex Borri. Il pubblico presente toccava la trentina. Anche a loro beneficio il primo cittadino ha ripercorso le tappe fondamentali di un iter iniziato nel maggio del 2016, proseguito il mese successivo con l’ormai celebre convenzione tra Comune, Coop e la ditta di costruzioni Alfa1 con impegno a trasformare da statico a dinamico l’incrocio con le vie Mameli e Galilei, con ridefinizione della viabilità anche nelle vie Pisacane e Biancardi.
Lo scorso dicembre viene rilasciato il permesso, due mesi fa sono consegnate le stazioni semaforiche parzialmente collaudate due settimane fa: «Abbiamo consegnato le aree per realizzare la rotatoria», conclude il sindaco, smentendo la voce secondo cui non si sarebbe mai parlato dell’argomento. «Lo abbiamo fatto in due commissioni ed è tutto pubblicato sul sito».
Su invito di Genoni, viene descritta la nuova viabilità: «Un’onda verde fluidificherà il traffico, grazie al conteggio delle auto. Verranno posizionati dei sensori sotto il manto stradale della rotonda e delle vie limitrofe. I passaggi pedonali saranno rialzati e ben illuminati. Le piante rimosse saranno 14 ma 20 saranno quelle piantate in altre zone del viale laddove mancano. I controviali saranno chiusi con sistemi mobili. Durante i lavori non interromperemo il traffico. Ci saranno solo restringimenti. Un’attenzione particolare verrà riservata alle bici. Nel caso in cui si realizzasse una pista ciclabile lungo il viale sarà possibile inserirla nella rotonda». Interviene il consigliere Diego Cornacchia, raccogliendo applausi per avere ringraziato «chi ha consentito quell’obbrobrio». Ne segue un alterco con il sindaco, il quale si assume ogni responsabilità. Interviene anche l’assessore Isabella Tovaglieri: «Non prevedere la rotonda sarebbe stato miope, considerando l’aumento del traffico anche in vista di una riqualificazione competa del Borri, qualunque cosa ci entrerà».
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