VERSO IL DOMANI
Busto disegna il suo futuro: le potenzialità e il ruolo centrale
Linee guida in consiglio comunale: trasporti, scuola e case in primo piano

Come sarà la Busto Arsizio del futuro? Che ruolo si ritaglierà, da qui ai prossimi dieci o vent’anni, la sesta città della Lombardia, per dare una risposta ai suoi quasi 84mila residenti? Stasera, martedì 23 luglio, arriva in approvazione in consiglio comunale il documento di indirizzo alla revisione del Pgt. Si parla di macro-temi, per ora. Ma occorre cominciare oggi a disegnare la Busto di domani, tanto più che la città ha diverse carte da giocare per proiettarsi nel futuro nel segno dello sviluppo.
COLLEGAMENTI
Una sfida delicata quanto decisiva è quella dei trasporti. Busto è da tempo un crocevia di fondamentale importanza per la sua vicinanza con Milano, Malpensa e la Svizzera. La presenza di due stazioni ferroviarie (Rfi e Ferrovie Nord) - senza dimenticare la stazione di Castellanza Nord che sorge sul territorio bustocco - e di ben due terminal del trasporto intermodale (Hupac e Malpensa Intermodale), la dicono lunga sulla strategicità di Busto dal punto di vista logistico e dei collegamenti (con tutto l’indotto economico che ne consegue). Non si può perdere questo ruolo di spicco sul piano infrastrutturale; e in tal senso preoccupa l’ipotesi di trasferimento del Malpensa Express per Milano Centrale dalla linea delle Nord (fermata a Busto) a quella di Rfi (che sosterebbe a Gallarate). A maggior ragione considerando l’entità degli investimenti fatti per riqualificare l’area delle Nord.
RESIDENZIALITA’
Strettamente connessa alla questione dei collegamenti è la potenziale attrattività di Busto Arsizio per chi studia o lavora a Milano (gli atenei milanesi contano circa 100 mila studenti fuori sede). I prezzi delle case nella metropoli sono spesso insostenibili: può essere conveniente dunque affittare un locale a Busto Arsizio per poi raggiungere l’ufficio o l’università in treno (i collegamenti, come detto, sono capillari e in 25 minuti si scende in centro a Milano). Non a caso il Masterplan dell’area delle Nord prevede anche uno studentato.
SCUOLE
Un altro fattore di sviluppo (economico e culturale) per la Busto futura è identificabile proprio nell’istruzione. Da sempre la città vanta licei e istituti superiori d’eccellenza, capaci di attirare studenti da tutto il territorio. In rampa di lancio, oltre alle scuole già consolidate, ci sono pure gli Its, i percorsi post-diploma di formazione tecnica qualificata. Sta già dando buoni risultati l’Its Incom Academy a MalpensaFiere, e un altro Its (dedicato alla logistica intermodale) sorgerà nell’area dell’ex macello di via Pepe, i cui lavori sono da poco partiti. Busto e la formazione: un binomio da salvaguardare per una città che metta al centro conoscenza e innovazione.
SALUTE
Il futuro ospedale a Beata Giuliana sarà una svolta epocale per la sanità del territorio. Già da oggi bisogna lavorare sodo affinché la nuova struttura garantisca performance eccellenti fin dall’apertura nel 2029. Decisiva sarà poi un’intelligente riconversione dell’attuale presidio, che non può e non deve rimanere cattedrale nel deserto.
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