SPARITA
Kimberly, telefonino spento. Proseguono le ricerche
La ragazza di Busto Arsizio è scomparsa lunedì scorso. Famiglia in ansia

Continuano le ricerche di Kimberly Bonvissuto, la ventenne sparita nel nulla dopo essere uscita la sera del 20 novembre senza più fare ritorno a casa. Da un lato c’è la disperazione della famiglia, dall’altro ci sono le ricerche coordinare dal commissariato di polizia di via Foscolo che ha raccolto la denuncia della madre Graziana Tuccio. Seppure si tratti probabilmente di un allontanamento volontario, Kimberly è uscita di casa dicendo che avrebbe incontrato la cugina ma in realtà alla parente ha detto che sarebbe uscita con un ragazzo.
TELEFONINO SPENTO
Il telefono della giovane risulta spento seppure abbia con se il carica batterie, potrebbe essere impostato in modalità aereo. Mentre la famiglia continua a lanciare appelli e in preda all’angoscia, gli agenti del commissariato di polizia sono al lavoro. Stanno scandagliando i dispositivi in uso alla ragazza e rimasti a casa: computer e tablet con gli ultimi collegamenti sui social e ricerche online, stanno cercando tramite i social di capire quali contatti avesse la ragazza e come chi. Non è da escludersi che la giovane volesse davvero allontanarsi da casa e cambiare vita, chi nel caso possa averla aiutata.
L’IPOTESI MENO ROSEA
Ma c’è anche la pista meno rosea, quella che famiglia e forze dell’ordine temono e non escludono: che qualcuno stia facendo del male a Kimberly o quanto meno la tenga lontana e isolata contro la sua volontà. Questo fronte non è affatto escluso e per questo motivo le forze dell’ordine sono impegnate scandagliando immagini di telecamere di videosorveglianza di stazioni, zone che la giovane frequenta. Nessuna pista esclusa.
L’APPELLO DELLA MADRE
La madre, Graziana Tuccio dai social ai media chiede aiuto a tutta Italia per ritrovare la figlia. informando già le forze dell’ordine sull’inspiegabile allontanamento di Kimberly: «Se qualcuno la vede contatti le forze dell’ordine», è il suo appello. «Aveva una tuta grigia, scarpe nere e un giubbotto Colmar» racconta la madre, preoccupatissima. La aspettavano a casa, in via Cellini ai Frati, lunedì sera, ma non è mai rientrata e non ha più dato notizie di sé.
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