LA NOVITÀ
Sant’Anna riavrà l’ingresso in A8
Una bretella bis nel maxi piano olimpico da 18 milioni per il nuovo svincolo

Con le Olimpiadi di Milano e Cortina del 2026, Busto Arsizio non solo avrà uno svincolo di immissione autostradale tutto nuovo e sicuro, ma riuscirà anche a restituire a Sant’Anna - più in generale a tutto il traffico che passa per il quartiere, compresi i mezzi dello scalo intermodale Hupac - una bretella di innesto alla A8. La novità rientra infatti nel piano preliminare redatto da Sea, in stretto contatto con l’amministrazione comunale bustese, per effettuare tutti quegli adeguamenti ritenuti necessari per ospitare in maniera adeguata l’evento invernale a Cinque Cerchi. Ma è chiaro che quanto verrà realizzato sarà un beneficio enorme e soprattutto perenne per quanti affrontano ogni giorno il traffico autostradale.
Il muro maledetto
Sant’Anna, in particolare, vive da ormai un anno e mezzo senza più una strada veloce per direzionarsi sull’Autolaghi. Per decenni quel punto di innesto si trovava sulla carreggiata che corre accanto alla superstrada 336, con varco di entrata in prossimità del curvone che poi permette di indirizzarsi verso Varese o Milano. Ma nella primavera del 2019, in coincidenza con il Bridge (ovvero lo spostamento di tutti i voli, per quattro mesi, da Linate a Malpensa per consentire delle profonde ristrutturazioni dello scalo milanese), Anas decise di piazzare un filare di new jersey in cemento armato a chiusura di quel passaggio. Troppe ed eccessivamente pericolose - sostenne la società - le manovre vietate in quel punto, usato da diversi automobilisti per uscire dalla 336, quindi con il rischio di cozzare contro chi legittimamente doveva entrare sulla superstrada. Inutili furono gli appelli di automobilisti ma anche forze dell’ordine per riaprire quel varco, costringendo tutti a raggiungere la rotonda della Giardineria per poi risalire verso lo svincolo autostradale vero e proprio, già di suo particolarmente pericoloso (specie per chi è diretto a Varese) trovandosi nel pieno della curva e con poche decine di metri utili all’indispensabile doppio salto di corsia.
La soluzione inattesa
Pareva insomma che la convivenza con code e pericoli fosse destinata a rimanere eterna. E, invece, ecco che le Olimpiadi assegnate all’Italia hanno trascinato sul territorio un fiume di risorse. Diciotto milioni, stando alle stime, dovranno appunto essere utilizzati per mettere in sicurezza la fine delle 336 a Busto. E, stando alle ultime notizie, basteranno per fare la doppia mossa: ovvero creare un innesto separato per chi va a Varese rispetto a chi raggiungerà Milano, ma anche spostare il calibro della strada parallela alla carreggiata che arriva dall’aeroporto per realizzare due bretelline necessarie a consentire a chi arriva da Sant’Anna di puntare verso le diverse direzioni dell’Autolaghi.
Il brindisi di Mariani
L’assessore all’urbanistica, il leghista Giorgio Mariani, già pregusta il risultato: «Come sempre - dice - non vedo finché non ci credo. Ma i finanziamenti olimpici per le infrastrutture sono stati assegnati dal governo alle regioni e Busto Arsizio dovrebbe beneficiarne con la creazione di questa diversa strutturazione delle immissioni. Il fatto che i Giochi Olimpici abbiano una data precisa, cioè fra poco più di cinque anni, spiega anche che non sarà un’attesa eterna quella dei lavori di realizzazione».
© Riproduzione Riservata