VIA MACHIAVELLI
Sosta selvaggia, morsa insopportabile
«Servono nuovi sensi unici. Da un anno attendiamo risposte dall’amministrazione»
Sosta selvaggia, richiesta d’aiuto. Auto temporaneamente in doppia fila, auto parcheggiate all’angolo tra due strade, auto sui marciapiedi. In pochi minuti, girando a piedi fra le vie Machiavelli e Castelfidardo, si assiste al campionario completo di veicoli in divieto di sosta. È così tutti i giorni e da tempo i residenti attendono una soluzione.
A farsi portavoce del quartiere è Valter Fatone, titolare del negozio di barbiere a due passi dalla rinnovata sede di Confcommercio. «Qui - dice - tra commercianti, ospedale, Croce rossa, clinica San Carlo, Centro radiologico, a ogni ora c’è un traffico pazzesco e una ricerca costante di posti liberi. Che non ci sono. A pazienti e dipendenti e negozianti si aggiungono pure i residenti che hanno box degli anni Sessanta non in grado di accogliere i veicoli delle dimensioni attuali, oppure sono proprio privi di garage».
Fatone non usa mezzi termini: «La situazione è drammatica, abbiamo più volte interpellato il Comune, lanciando una semplice proposta di soluzione praticamente a costo zero, ma non ci sono arrivate concrete risposte. Intanto, il problema rimane».
Un anno fa, il 26 novembre, Fatone ha protocollato a palazzo Gilardoni una proposta, che aveva presentato all'allora assessore all’Urbanistica Isabella Tovaglieri.
«È inutile che via Machiavelli rimanga a doppio senso, se questa strada e via Francesco Crispi, altra laterale di via Castelfidardo diventassero a senso unico, si potrebbero creare parcheggi su un lato della strada, a lisca di pesce - dice Fatone - Sì, è vero, si deve fare il giro di un isolato, ma sapete quanti giri si fanno a vuoto in cerca di posteggio? L’assessore Max Rogora mi dà ragione a voce ma non ha poi cambiato le cose, i miei clienti si lamentano di continuo, lo stesso i titolari dei punti sanitari della zona».
Per i 40 dipendenti di Confcommercio una soluzione già è stata trovata: dopo l’introduzione del disco orario lungo la strada, loro si spostano più avanti in zona tribunale. Fatone attende risposte certe. E auspica, dopo un anno, di venire ascoltato.
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