IL DEGRADO
Spaccio, litigi, topi. Stazione fuori controllo
Allo scalo delle Fs tra pusher, rissosi e pendolari molestati che fanno lo slalom tra gli emarginati

Se non proprio le risse, che pure ci sono state, perlomeno i litigi avvengono a cadenza ormai quotidiana in piazza Volontari della Libertà.
Non che la stazione Fs sia mai stata un luogo davvero tranquillo (questo, si sa, è il destino della gran parte degli scali ferroviari) ma l’estate in corso è davvero esplosiva, con un contesto precipitato all’improvviso nel caos, al punto da poter essere definito fuori controllo.
Nelle ultime settimane, lì, sono approdati e non se ne sono più andati alcuni disadattati (in qualche caso delle donne) che hanno definitivamente compromesso un quadro già di suo precario.
Persone che in qualche caso soffrono di evidenti disagi psichici e che li esternano con estrema violenza.
In più, com’è logico che sia, la loro sistemazione negli spazi accanto ai binari, li ha fatti precipitare nel degrado più disgustoso.
Ormai i vecchi magazzini abbandonati, da sempre popolati da senzatetto e tossici, sono strapieni.
Lo confermano ampiamente le immagini dei materassi distesi lungo la banchina, accanto a stendini, bottiglie dell’acqua e altre cianfrusaglie che gli emarginati raccolgono e accumulano.
Qualcuno fa da bassa manovalanza dello spaccio, qualche altro la droga la consuma, c’è chi se la cava con qualche furtarello e chi con l’elemosina, contando sulla mensa che ogni sera riempie lo stomaco quel poco che serve.
Ma, ciò che sta accadendo alle Fs, non è un semplice aumento del numero dei disperati, né la trasformazione dello scalo in una pattumiera a cielo aperto, fra cumuli di bottiglie di birra e siringhe disseminate in ogni anfratto, circondati da vandalismi che sono un altro (ma diverso) pezzo del mosaico negativo.
Il problema sono soprattutto le caratteristiche caratteriali di molti “inquilini”, poiché si spazia da chi urina tranquillamente in mezzo alla gente a chi dorme dentro i bagni pubblici appena riaperti, da chi alza le mani con estrema facilità a chi invece aggredisce (soprattutto verbalmente, almeno per ora) dei pendolari scelti a caso.
Non è raro che incolpevoli viaggiatori vengano presi a male parole, rei di uno sguardo non gradito, talvolta persino additati come stupratori.
«La gente è spaventata, inutile girarci attorno», riferisce una delle persone che operano dalle parti della stazione.
«Queste nuove presenze, oltre ad aver ingrandito la schiera dei senzatetto (molti in verità sono delinquenti o tossicodipendenti), stanno facendo saltare gli equilibri già delicati di questo contesto».
Tant’è che in agosto ci sono stati numerosi episodi in cui le forze dell’ordine sono dovute intervenire per sedare risse e riportare la calma.
Insomma, il quadro è grave e preoccupante. Al punto che il ragazzo che ha trasformato il gabbiotto d’attesa fra i binari nella propria casa, oppure i topi che scorazzano in quantità enormi, sono ora aspetti poco rilevanti.Marco Linari
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