CABLAGGIO
Busto, «Basta incertezze sulla fibra ottica»
Popolo Riforme e Libertà incalza la giunta perché i lavori non sono mai ripresi
La vicenda dei derivati, il futuro di Cascina Burattana e, oggi, 7 luglio, l’assetto della fibra ottica in città. Il gruppo Popolo, Riforme e Libertà diventa sempre più incalzante in questa calda settimana estiva, sottoponendo a un fuoco di domande la giunta Antonelli. Questa volta, la terza in tre giorni, Emanuele Fiore, Gigi Farioli e Giuseppina Lanza mettono al centro dell’attenzione il cablaggio del territorio. Chiedono al sindaco Emanuele Antonelli se “intenda contattare Open Fiber o Fibercop per riaprire il cantiere a Busto Arsizio e definire un piano di copertura del 100% delle unità abitative, privilegiando quelle senza una alternativa, e le attività commerciali, artigianali e imprenditoriali; se intenda istituire un tavolo di lavoro con un consigliere comunale per gruppo, dall’assessore competente e da rappresentanti di AGESP e Open Fiber per vigilare su tempi, lavori e sul ripristino delle strade che dovrà essere eseguito a regola d’arte; se intenda istituire una voce specifica nel bilancio del Comune, per garantire alle famiglie in difficoltà economica di accedere a tale tecnologia”.
LAVORI RANDOM
Il gruppo di opposizione ricostruisce nella sua interrogazione tutta la vicenda. Tra febbraio 2018 e giugno 2019, Open Fiber agì a sue spese sul territorio, «area nera, ovvero area dove c’è marginalità economica da parte dei vari ISP (Internet Service Provider)». «Ne è nato – si scrive – un divario digitale, poiché le zone coperte sono state poche. Quelle cablate sono in centro, ancora una volta a discapito delle periferie e, di conseguenza, anche di molte scuole che lavorano molto con la rete (registro elettronico, LIM, DAD, ecc.) e che, in alcuni casi, si trovano con reti wi-fi talmente lente che non permettono nemmeno di lavorare con i pc. Nel settembre 2021, in conseguenza delle numerose lamentele dei cittadini, Antonelli
comunicò che Fibercop (società wholesale di Tim) avrebbe proseguito la cablatura».
SENZA UNA LOGICA
Fibercop ha di fatto iniziato, ma qui e là: «Si è attivata apparentemente senza una logica di buon senso (lasciando a metà alcune vie) per poi sospendere tutto in inverno e non riprendere mai più».
Più di recente, Open Fiber si è aggiudicata un lotto del bando “civico grigi” che
comprende nove regioni tra cui la Lombardia: Tim e Open Fiber hanno annunciato un accordo commerciale per attivare almeno 500mila clienti che chiederanno di utilizzare la tecnologia FTTH (Fiber To The Home). Quindi, il gruppo guidato da Farioli invita ad agire con lungimiranza e a «rimediare e modificare lo stato di fatto attuale, ricordando che molti ora lavorano in smart working e a tutti sono utili velocità adeguate, in primis alle aziende». «Basta scaricabarile con Fibercop, basta incertezza – conclude il gruppo – E’ davvero inaccettabile».
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