LA SERATA
Busto Arsizio, leadership: la lezione di don Alberto Ravagnani
Il sacerdote all’incontro in Casa Uyba con Germano Lanzoni

Quando la leadership è responsabilità e rende degna l’esistenza. È la lezione del prete tiktoker più famoso e amato d’Italia, don Alberto Ravagnani che questa sera - venerdì 30 novembre - ha incontrato investitori e appassionati di sport a Casa Uyba, al palazzetto del volley cittadino.
All’evento, organizzato dall’agenzia Think e scandito dall’ironia del Milanese Imbruttito Germano Lanzoni che ha fatto da padrone di casa, erano presenti anche i campioni Filippo Galli e Daniel Fontana, oltre alla campionessa locale di pickleball (lo sport simile al tennis praticato da Bill Gates) Vanessa Giani.
«SPORT, EDUCAZIONE SOCIALE»
Ciascuno ha raccontato la propria storia regalando spunti interessanti sul valore dello sport e impatto sulla vita incantando i presenti per due ore. Ma è stato don Alberto a dare una marcia in più alla serata: «Valori di sport ed educazione hanno una responsabilità sociale, soprattutto quando si è un volto noto è necessario fare attenzione a quello che si dice. Quando la tua faccia è pubblica e conosciuta, quando conti è un casino, prendi anche tante legnate e critiche. Ed è quello che succede quando uno ha posizioni di leadership».
«Credo che sia un tema fondamentale, c’è qualcosa di prezioso in ciascuno. Perché leader si nasce o si diventa - ha aggiunto il sacerdote -. Non mi sento nato per essere leader, non sono volitivo, non ho carisma. Non è un premio o una fregatura: è una condizione effettiva a partire dalla quale decidi come giocarti la vita».
Ha ripercorso la sua storia personale tra scuola, oratorio estivo e seminario. Proprio l’oratorio è stato fondamentale. Fino al boom su TikTok durante la pandemia e il celebre scambio con Fedez. «Eravamo tutti in casa, chiusi. L’oratorio era senza ragazzi e c’era chi faceva giardinaggio, leggeva. Io ho fatto i video per parlare ai ragazzi. E ho fatto bene: in poco mi sono ritrovato a essere famoso, ero il prete di TikTok».
Ammette poi: «Non era nei miei piani ma in quel momento mi sono trovato nella posizione e mi sono chiesto cosa fare. Posso parlare ai ragazzi, mi chiedono confessioni e mi parlano. Sia loro che le famiglie». Ed è così che anche don Alberto si è trovato a essere un leader: «Non è genetica, non è oroscopo e non è neppure totalmente forza di volontà».
LA LEZIONE DI TORO SEDUTO
È anche la lezione che ha condiviso con ironia il rapper Toro Seduto affetto da Sla che ha presentato il suo progetto di gare e musica. «Non ho capito perché tutti gli eventi per i disabili devono essere tristi e imbalsamati». E ha sollevato il grande tema della sessualità di chi è affetto da malattie invalidanti come la sua: «Il pisello lo abbiamo anche noi», ha detto, facendo il pieno di applausi per aver infranto un tabù pubblicamente. «Volevo trattenermi e fare il bravo: ma poi con Germano Lanzoni è stato impossibile». Del resto, quale migliore occasione se non quella pubblica per rompere gli schemi e affrontare i problemi.
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