DOPO LA SENTENZA AVVERSA
Causa persa, Busto dovrà pagare 4 milioni
Spese legali salatissime per il Comune dopo il verdetto relativo al caso derivati favorevole a Deutsche Bank

Più di quattro milioni di euro. A tanto ammonta il (salatissimo) importo complessivo delle spese legali che il Comune di Busto Arsizio dovrà sborsare in seguito alla causa (persa) con Deutsche Bank sul caso dei derivati stipulati nel 2007.
Il nuovo “aggiornamento” della somma che Palazzo Gilardoni è tenuto a versare (dopo la sentenza della High Court of Justice di Londra, che ha dato ragione all’Istituto di credito tedesco) è emerso nell’ultima giunta. L’esecutivo ha infatti deciso «di trasmettere al Consiglio comunale la delibera di riconoscimento del debito fuori bilancio per complessivi 2 milioni 350 mila sterline (circa 2 milioni e 700 mila euro, ndr), importo che l’ordinanza esecutiva della Corte inglese ha definito come dovuto a Deutsche Bank a titolo di spese di giudizio nella causa da essa instaurata».
L’ACCONTO GIA’ PAGATO
All’inizio dell’estate, il Comune aveva dovuto pagare un acconto di 1,66 milioni di euro per le spese legali di Deutsche Bank. A questo importo si aggiunge il milione e mezzo versato da Palazzo Gilardoni per gli avvocati che hanno difeso il Comune nel contenzioso. Dunque, sommando quanto è già stato sborsato, e quanto ancora bisognerà corrispondere, alla voce “spese legali” la causa con Deutsche Bank costerà al Comune di Busto oltre quattro milioni. Una somma salatissima che non ha mancato di suscitare, in tutti questi mesi, dubbi e critiche da parte dell’opposizione.
In particolare il gruppo “L’Italia c’è” - proprio alla luce del “salasso” già subito dal Comune - ha chiesto all’amministrazione (per voce del proprio consigliere Emanuele Fiore) se sia davvero opportuno intraprendere una nuova azione giudiziaria in Italia (il Comune ha annunciato di voler procedere in tal senso, ndr)». Più caustico era stato il consigliere di “Progetto in Comune” Santo Cascio, che aveva perfino paventato l’ipotesi di presentare un esposto per danno erariale (il sindaco aveva replicato che, se ci fosse stato qualcosa di sbagliato nel modo di agire del Comune, la Corte dei Conti sarebbe intervenuta).
IL SALASSO
Certo è che questa vicenda ha comportato finora un esborso considerevole per il Comune. La sentenza della High Court of Justice inglese, ricordiamolo, aveva chiuso (almeno momentaneamente) il contenzioso sui contratti finanziari derivati, sottoscritti nel 2007 tra Deutsche Bank e il Comune. Con la sentenza del 12 ottobre 2021, la Corte inglese ha confermato la validità di quei contratti. Busto chiedeva la restituzione dei “differenziali negativi” per la cifra di 17,9 milioni di euro, ritenendo (rifacendosi a una sentenza della Cassazione) che si potessero annullare i contratti non approvati dal Consiglio comunale. La Corte londinese ha invece dato ragione a Deutsche Bank, che rivendicava anche la corresponsione delle rate annuali da qui al 2031. Come se non bastasse, il salasso è stato completato dal pagamento delle spese legali che, come abbiamo visto, comporteranno un esborso complessivo superiore ai quattro milioni di euro.
Il Comune però non ci sta ed è pronto a intraprendere una nuova azione giudiziaria in un tribunale italiano.
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