IL CASO
Busto, spariti i monopattini a noleggio
L’azienda fornitrice, Bit Mobility, ha deciso unilateralmente di rescindere il contratto col Comune. Pronta una nuova gara per affidare il servizio

Che fine hanno fatto i monopattini elettrici a noleggio? Se lo sono chiesto i fruitori del servizio, attivo in città da settembre 2020. Da ieri, lunedì 1 agosto, infatti, non si trova più neanche uno dei mezzi ecologici utilizzabili tramite App.
La risposta non farà piacere ai sostenitori del monopattino in sharing: Bit Mobility, l’azienda veronese che fornisce (o meglio, forniva) il servizio, ha infatti deciso di recedere unilateralmente la convenzione col Comune di Busto Arsizio. Una mossa che ha sorpreso l’Amministrazione comunale, anche perché la rescissione sarebbe stata comunicata senza il dovuto preavviso di novanta giorni.
Palazzo Gilardoni ha provato a chiedere a Bit Mobility di continuare a garantire il servizio, ma la risposta arrivata da Bussolengo è stata negativa. Molto probabilmente l’azienda veneta non ha ritenuto economicamente conveniente proseguire la collaborazione fino alla scadenza naturale dell’accordo (che aveva durata triennale).
La scelta ha creato sconcerto, anche perché – diversamente da quanto era avvenuto in passato per car sharing e bike sharing – il servizio di condivisione dei monopattini elettrici stava funzionando piuttosto bene (ma evidentemente non abbastanza secondo le valutazioni di Bit Mobility).
E adesso che succede? Preso atto dell’improvviso passo indietro di Bit Mobility, il Comune di Busto Arsizio è già pronto a promuovere una nuova manifestazione d’interesse per cercare un’azienda che sostituisca la società veronese.
L’idea dell’Amministrazione – a cominciare dall’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo – è quella di riproporre quanto prima lo sharing dei monopattini, riattivando contestualmente anche il servizio di condivisione delle biciclette. Quest’ultimo a Busto non ha mai avuto molta fortuna, ma è pur vero che negli ultimi tempi la sensibilità per la mobilità sostenibile è generalmente cresciuta.
Potrebbe dunque essere il momento buono per rilanciare il bike sharing, insieme alla condivisione dei monopattini.
A Palazzo Gilardoni non si vuole perdere tempo: la manifestazione d’interesse per il nuovo affidamento del servizio potrebbe essere portata in giunta già giovedì prossimo, nell’ultimo appuntamento utile prima della pausa estiva. Nella peggiore delle ipotesi la questione verrà affrontata nella prima giunta dopo la ripresa delle attività.
Ma la strada tracciata è chiara e non sono immaginabili passi indietro: l’assessorato guidato da Salvatore Loschiavo ha sposato con convinzione la filosofia della mobilità sostenibile, peraltro già caldeggiata dal suo predecessore Max Rogora (che era assessore quando è partito il progetto dei monopattini in sharing). Questa battuta d’arresto indipendente dalla volontà di Palazzo Gilardoni è destinata a rimanere una parentesi, visto che la decisione del Comune è quella di riaffidare subito il servizio, integrandolo con una nuova iniziativa legata al bike sharing.
Osteggiati dai più conservatori, i monopattini piacciono parecchio alle nuove generazioni (e non solo), che li utilizzano volentieri per gli spostamenti sulle brevi e medie distanze. Quanto prima verrà ripristinato anche a Busto il servizio di condivisione di questi mezzi non inquinanti.
Va detto che nei mesi scorsi era emerso il problema dei furti di monopattini a Busto.
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