TRADIZIONE
Busto, una sola Giöbia, un solo falò
La pandemia costringe a evitare altri fuochi nei cortili e la risottata
Comune e associazioni si interrogavano da settimane sul da farsi. Oggi, martedì 18 gennaio, la decisione: la festa popolare dell’ultimo giovedì di gennaio sarà celebrata in forma ridotta e senza pubblico, con un solo fantoccio e un solo falò.
«Visto l’elevato tasso di contagiosità della variante Omicron, è impensabile di poter programmare l’ esposizione delle Giöbie e il tradizionale falò che da sempre attirano un foltissimo pubblico di famiglie e cittadini - spiega la giunta Antonelli - Come l’anno scorso, non sarà possibile organizzare neanche il tradizionale momento conviviale che abitualmente vedeva migliaia di cittadini partecipare alla degustazione del piatto della tradizione, il risotto con la luganiga».
Per non interrompere una lunghissima tradizione, legata peraltro a un messaggio di rinascita dall’inverno, giovedì 27 gennaio sarà esposto in piazza santa Maria un unico fantoccio simbolico, che sarà dato alle fiamme alle 18 in un luogo da definire alla sola presenza del sindaco e della giunta.
La cerimonia sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della Città di Busto Arsizio.
«Non è stato facile rinunciare al tradizionale momento di incontro e condivisione - commenta il sindaco Emanuele Antonelli -. Una scelta imposta dalle norme e dettata dal buonsenso e della responsabilità di tutelare in via prioritaria la salute pubblica. Siamo certi che la cittadinanza capirà le nostre motivazioni e ci auguriamo di poter presto tornare a festeggiare la Giöbia tutti insieme e in sicurezza».
Ogni famiglia è invitata a vivere la festa tra le mura domestiche, preparando i piatti tipici ma evitando l’accensione dei falò nei vari cortili. Gli uffici non rilasceranno a privati e associazioni alcun permesso per fantocci e fuochi all’aperto: l’unica Giöbia sarà quella comunale.
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