IL CASO
Torna l’incubo del piromane
Doppio incendio a Bolladello: fiamme nell’ascensore del palazzo Aler e bosco a fuoco. I residenti chiedono aiuto

Due incendi a Bolladello nell’arco di 18 ore: è caccia al piromane. Ieri pomeriggio un ettaro di bosco è stato carbonizzato in via San Calimero e sabato notte fumo e fiamme all’interno dell’ascensore del palazzo Aler di via San Giacomo hanno richiesto l’intervento massiccio dei vigili del fuoco e dei carabinieri della compagnia di Busto Arsizio.
Sono in corso le indagini: il primo indiziato è il piromane che vive nella palazzina Aler, già denunciato per episodi analoghi.
Anche se non ci sono elementi che possano accertare che sia l’autore del principio di incendio perché anche questa volta nessuno lo ha visto in azione. Così come nessuno lo ha visto appiccare gli altri roghi, a partire da quello alla chiesa di Bolladello.
Di questo ultimo incendio che risale a lunedì scorso, sono ancora in corso gli accertamenti per chiarire le cause. Intanto i residenti hanno raccolto le firme da consegnare ad Aler, il sindaco Paolo Mazzucchelli ormai è disperato e non sa più a chi chiedere di intervenire. Intanto ieri i vigili del fuoco del distaccamento di Busto Arsizio - Gallarate e i vigili del fuoco volontari di Tradate hanno lavorato per ore per domare il rogo che pare essere doloso, ma al momento è solo una ipotesi da accertare. Sul posto sono corsi anche gli amministratori locali.
Per ore è stato necessario l’intervento per spegnere le fiamme che hanno intaccato la zona boschiva e verificare che non ci fossero focolai.
Mentre sabato sera si è ripetuto il copione degli altri incendi. Erano da poco passate le 22.30 e tutti erano nei loro appartamenti, quando i residenti hanno sentito un forte odore di bruciato e visto il fumo. Immediatamente ci si è resi conto di aver bisogno dei vigili del fuoco ed è partita la chiamata al 112 e al 115. Sul posto i vigili del fuoco volontari di Tradate a bordo di un’autopompa e di un fuoristrada: conoscono il condominio di via San Giacomo. È ormai almeno il dodicesimo intervento sul posto.
L’ascensore era invaso dal fumo, non la prima volta, i pompieri sanno dove andare a guardare e verificare che sia tutto a posto. Nel giro di poco tempo la situazione torna alla normalità: tanto fumo e poche fiamme per fortuna. Non è stato necessario evacuare il palazzo Aler, non ci sono stati né feriti né intossicati. Solo tanti spaventati.
Ancora una volta il presunto piromane, perché nessuno mai lo coglie mentre appicca il fuoco, ha agito. I residenti non ne possono più: gli episodi precedenti risalgono al 31 gennaio e al primo febbraio. Sempre nel weekend.
Sempre la scorsa settimana, sabato, è stato il turno della chiesa di Bolladello. Sembra essere un incubo: perché i residenti non possono fare niente, il sindaco non può fare niente e di fatto il caso resta nella dimensione delle indagini.
I residenti chiedono a gran voce che l’inquilino venga allontanato, molti ormai non dormono, sono terrorizzati di essere coinvolti in un rogo nel cuore della notte. Ora i residenti chiedono un intervento certo: «Nessuno fa niente, se un giorno accadrà il peggio ci saranno responsabili che si sono girati dall’altra parte», dicono chiedendo aiuto.
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