SERIE C
Pro Patria, partenza contro l’Arzignano
Oggi inizia il campionato, allo “Speroni” (ore 17.30) il primo avversario è una neopromossa

Comincia oggi, sabato 3 settembre, una stagione densa, intrigante, ricca di incognite per la Pro Patria nel campionato di calcio di serie C. Salvarsi è un obiettivo possibile ma complicato. La concorrenza ha alzato l’asticella, le new entry sono prestigiose e potenti. Anche in coda, per quel che valgono le considerazioni al momento senza riscontri, la lotta sarà senza esclusione di colpi.
L’ARZIGNANO OSPITE ALLO “SPERONI”
La Pro Patria che esordisce allo “Speroni” (fischio d’inizio alle 17.30) contro il neo promosso Arzignano parte per un’altra delle sue missioni impossibili.
LE NOVITÀ
I tigrotti stanno lentamente cambiando pelle. Scelto il cileno Jorge Vargas per la guida tecnica, il direttore sportivo Sandro Turotti, su mandato della società, ha pescato giovani promettenti da innestare in un telaio collaudato e che può contare su una difesa solidissima (soli due gol incassati nel precampionato). Nuovo allenatore, vecchio modulo, il 3-5-2, con qualche variazione tecnico-tattica per adeguarlo alle idee del mister. Vargas immagina una Pro col baricentro alto, la manovra a due tocchi per trovare i corridoi con cui arrivare rapidamente alla porta avversaria.
ASSENTI E PRESENTI
Depennati dalla lista dei convocati, oltre a Ghioldi e Russo, Molinari, Bertoni e, all’ultimo momento, pure Parker che accusa un fastidio al ginocchio. Di più, sull’infortunio dell’attaccante, se ne saprà dopo gli esami strumentali. Brignoli è recuperato e parte dalla panchina, ce la fa anche Perotti.
LE SCELTE
Alla scoperta della Pro targata Vargas. Qualche carta rimane coperta fino al pomeriggio, qualche altra è palesemente scoperta. Soprattutto in difesa non ci dovrebbero essere sorprese. In porta Del Favero, Lombardoni, ormai pienamente recuperato, al centro con Boffelli e Sportelli al suo fianco. Ballottaggio sulla fascia destra fra Citterio e Pierotti, a sinistra Ndrecka. Centrocampo probabile con Ferri, Fietta e Nicco. Davanti Piu con Castelli o Stanzani.
BACCALÀ ALLA VICENTINA
E ora l’Arzignano: neopromossa, ben allenata e costruita con giudizio durante il mercato. La ricetta (quella più famosa del Vicentino è una prelibatezza culinaria) segreta dei dirigenti giallocelesti per salvarsi e possibilmente sorprendere è quella del pragmatismo condito da una misurata ambizione. Il tecnico Bianchini conta su giocatori qualità quali l’attaccante Gandolfo prelevato dal Monopoli con cui ha segnato 8 gol. Il modulo con cui si schierano i veneti è un 4-3-1-2 molto efficace.
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