ECCELLENZA
Varese “assediato” dai creditori
Salta un incontro con l’avvocato dei giocatori, si attende la decisione del tribunale. E intanto Benecchi continua a parlare di «ristrutturazione in corso»
Com’era prevedibile, i molti creditori del Varese cominciano a muoversi. In particolare coloro che hanno vissuto l’incubo della stagione appena conclusa.
Giocatori e staff non vedono un euro dalla fine del 2018 a parte quel piccolo acconto saldato a fine campionato da Claudio Benecchi e, a fronte di nessuna novità concreta da parte del club nelle ultime settimane, hanno deciso di passare all’azione, come spiega l’avvocato Marina Manfredi che tutela i loro interessi: «Ho ottenuto da Tribunale di Varese sezione lavoro, lo scorso 24 maggio, il primo dei tre decreti ingiuntivi immediatamente esecutivi depositati. La notifica alla società è arrivata il 30 maggio con l’atto di precetto e il club aveva 10 giorni per saldare. I dieci giorni sono scaduti domenica e ieri ho presentato istanza di fallimento. Per le altre tre posizioni di cui mi sto occupando il collegio arbitrale ha notificato nella notte di domenica i lodi immediatamente esecutivi».
Il riferimento è ai tre allenatori , ovvero il mister Manuele Domenicali, il preparatore atletico Ciro Improta e il preparatore dei portieri Ermes Berton per i quali anche il collegio arbitrale ha sentenziato, per l’ambito sportivo, imponendo al Varese di saldare il debito entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento.
Le altre tre figure dovrebbero essere quelle del massaggiatore Walther Banfi, del team manager Nando Vescusio e di Antonio Orlandi, ex team manager. Come mai questa accelerazione? «La società mi ha contattato attraverso l’avvocato Nucera - spiega il legale - per fissare informalmente un appuntamento nel quale trovare un accordo al quale però nessuno si è presentato. Va da sé che, scaduto anche il decreto ingiuntivo senza alcun riscontro o garanzia, non aveva senso aspettare ulteriormente».
Cosa accadrà ora? Bisogna attendere la decisione del Tribunale di Varese che dovrà fissare un’udienza prefallimentare. La data potrebbe essere quella del 26 giugno in quanto l’avvocato Manfredi ha chiesto di riunire l’istanza a quella che verrà discussa quel giorno relativa alla consulenza dell’avvocato Colombetti. In questo caso però il limite dei 30mila euro non vale, non trattandosi di consulenza o collaborazione, bensì di lavoro dipendente e, fra l’altro, la cifra in questione, sommando le posizioni, sarebbe ben superiore in ogni caso.
I tempi si stringono ulteriormente per Benecchi, quindi, visto che entro il 30 giugno dovranno essere pagate tutte le vertenze per potersi iscrivere alla prossima stagione ma, se il Tribunale fissasse davvero l’udienza per questi casi al 26 giugno, la situazione rischia di farsi ancora più drammatica.
Nel frattempo però sul fronte societario tutto tace: il presidente continua ad affermare che la «ristrutturazione industriale è in corso» ma di ufficiale non c’è ancora nulla. Le voci naturalmente si rincorrono: qualche settimana fa si era parlato del possibile interessamento di un gruppo russo capitanato da Leonid Novoselskiy, presidente del settore giovanile del Lugano attualmente in ballo con l’acquisto delle quote del club elvetico, ma l’ipotesi pareva caduta. Ora questa voce del vento dell’est ha ripreso corpo ma non è chiaro se si tratti dello stesso 49enne magnate dei cosmetici o di un connazionale sempre di stanza in Svizzera. Unica certezza è la vicinanza con il Viggiù del presidente Andrea Stocco che potrebbe dare una mano sul piano logistico mettendo a disposizione la sua struttura a un eventuale progetto che potrebbe vedere coinvolti l’ex d.s. Alessandro Merlin e l’attaccante Simone Moretti.
Tutte voci che nessuno osa confermare ma, vista anche l’ultima novità, sarebbe il caso di concretizzare qualcosa al più presto.
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