AVVENTURA A CINQUE CERCHI
L’osteopata varesino “sale” sul bob italiano
Il trentunenne Davide Campiotti ai Giochi invernali: curerà il fisico degli azzurri
La Nazionale italiana di bob ha il suo specialista varesino. È Davide Campiotti, 31enne bosino doc, laureato in Osteopatia e dal 2016 nello staff medico di quella disciplina sportiva che può essere tranquillamente definita la Formula 1 sul ghiaccio.
L’OPPORTUNITA’
«Avevo iniziato a lavorare da un solo anno quando si è presentata l’opportunità di avviare questa collaborazione - racconta lo stesso Davide -. Ho sostenuto un primo colloquio, poi ho partecipato a una settimana di raduno con la squadra. I ragazzi si sono trovati molto bene con me e così, con un primo contratto di due anni, è iniziata un’avventura che è giunta alla sesta stagione». Una stagione che a breve regalerà un impegno di altissimo livelli: lunedì l’osteopata della squadra azzurra partirà infatti alla volta di Pechino per i Giochi olimpici invernali. Le sue mani si occuperanno del fisico degli atleti italiani al via delle competizioni con due equipaggi di bob a quattro, uno di bob a due, tutti maschili, e un monobob femminile.
GLI APPUNTAMENTI TOP
«Sono presente a tutti gli appuntamenti più importanti di ogni annata, ovvero la Coppa del Mondo, i Mondiali e i Mondiali Junior - prosegue Campiotti -. Nel 2017 avevo partecipato al Preolimpico in Corea del Sud ma non andò a buon fine: avendo qualificato un solo equipaggio, si decise di non inserire nello staff la figura dell’osteopata. Mi era rimasto un po’ di amaro in bocca ma ora ho finalmente la possibilità di rifarmi».
CHIAMATA IRRINUNCIABILE
Alla chiamata per le Olimpiadi di Pechino era impossibile dire di no. «Conciliare il mio lavoro con quello della Nazionale non è sempre facile ma sono felicissimo di partire. Quello a cinque cerchi è l’unico appuntamento che manca nel mio curriculum ed è un traguardo cercato. La decisione spettava al d.t. della squadra e ho saputo di esserci solo da pochi giorni. Credo che potrà essere una grandissima occasione di crescita che mi permetterà inoltre di assistere all’evento sportivo più importante al mondo».
IL LAVORO
Il lavoro di Campiotti si concentrerà sul fisico degli azzurri, per metterli nelle condizioni migliori per gareggiare. «Sarò a disposizione della squadra ogni giorno. Tratto i ragazzi prima di ogni gara e sono presente agli allenamenti atletici ed a quelli su pista cercando di risolvere soprattutto i mal di testa e di collo generati dalla pressione e dalla sollecitazione durante le discese sul bob».
Nonostante l’esperienza olimpica sia alle porte, lo sguardo dell’osteopata classe 1991 è già proiettato ai prossimi obiettivi. «Quello dell’Olimpiade è un sogno che ho sempre inseguito assieme al mio amico Riccardo Cipolat (fisioterapista varesino del Settebello di pallanuoto volato a Tokyo la scorsa estate, ndr) e nel giro di pochi mesi entrambi lo abbiamo coronato - la sua premessa -. Ora penso che nel 2026 ci saranno le Olimpiadi di Milano-Cortina: il mio contratto scadrà a maggio ma il fatto che si svolgeranno in casa potrebbe essere un buon motivo per continuare».
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