SUL LAGO MAGGIORE
Cannero, risplendono i castelli galleggianti
Per 500 anni furono un luogo inavvicinabile. L’architettura del sito diviene un vero museo a cielo aperto

Osservandoli dalla sponda varesina del lago Maggiore, sembravano un isolotto alla deriva o una nave che stava affondando. E, in effetti, è stato così per secoli. Fino al 28 giugno scorso, quando i Castelli di Cannero restaurati sono stati aperti al pubblico per la prima volta nella storia. Situati a una decina di minuti di motoscafo dal molo di Cannero Riviera, si mostrano al visitatore con l’imponenza di un’antica fortezza. Dove i bastioni e i muri, a picco sul lago, anticipano un viaggio nella storia del Verbano con, all’interno, un tocco di modernità.
Il monumentale progetto di “rinascita” è infatti durato oltre un decennio, è frutto di un investimento di circa 15 milioni di euro e restituisce alla collettività un luogo di straordinaria valenza storica, architettonica e paesaggistica. Abbarbicati su due isolotti di roccia, il complesso include la rocca principale e l’edificio delle prigioni, diventando oggi un “museo di se stessi”. Valicando la soglia della fortezza si entra infatti in un “labirinto” di cunicoli e torri, muri e feritoie, scale, stanze d’armi e altri cimeli. Per 500 anni quello che fu un luogo inavvicinabile e in balìa dell’oblio si è trasformato in un sito di cultura, in cui ripercorrere, anche attraverso la tecnologia, le vicende storiche di una rocca che fu teatro di intricate vicende belliche. Gli studi negli archivi, ricerche tematiche sulle strutture e una campagna archeologica hanno permesso di ricostruire la genesi del monumento e le trasformazioni storiche fino al restauro della rovina voluto da Vitaliano e Marina Borromeo, eredi di una dinastia che, sul lago Maggiore ha scritto e continua a scrivere la storia. Il percorso di visita, sviluppato quasi totalmente all’esterno, permette di accedere agli spazi della fortezza, recuperando gran parte dei percorsi di ronda. Alcuni ambienti interni, poi, ospitano approfondimenti museologici sulla storia della fortezza, del territorio e dei suoi protagonisti. Le nuove strutture, che includono bookshop e servizi, rievocano quelle lignee e temporanee degli assedi, pensate come elementi smontabili e appoggiati alle strutture esistenti, con finiture in legno di larice che si armonizzano con il materiale lapideo della fortezza. Insomma, una volta “espugnato” il fortino galleggiante giungendo sull’isolotto, l’architettura stessa si trasforma in narrazione, rendendo il sito un vero e proprio museo a cielo aperto.
Il restauro è iniziato nel 2011, quando la proprietà ha avviato un lungo percorso di recupero. I primi anni sono stati dedicati alla campagna di indagini: studi documentari e archivistici, ricerche archeologiche e tematiche sulle strutture, hanno permesso di ricostruire la storia del monumento. Per quasi quattro anni lo studio sul monumento e quello documentario sono stati condotti parallelamente per convalidarsi a vicenda e i risultati hanno fornito le fondamenta di una lettura stratigrafica e un quadro completo delle fasi costruttive, chiarendo demolizioni, ricostruzioni e il contesto storico. Il progetto di restauro, quindi, è partito dalla volontà di preservare l’immagine materiale e immateriale, in un equilibrio che ha condizionato le basi teoriche del progetto, escludendo ogni forma di ricostruzione che avrebbe generato un falso, privando l’opera della sua dimensione storica. Un’operazione complessa, al confine tra restauro archeologico e restauro architettonico, per rendere i Castelli di Cannero parte del presente, senza alterarne significati e valori storici. Una missione ben riuscita.
I Castelli di Cannero si aggiungono così all’offerta culturale del circuito Terre Borromeo che comprende già l’Isola Bella, l’Isola Madre, la Rocca di Angera, il Parco Pallavicino e il Parco del Mottarone. Per visitarli i titoli d’ingresso sono disponibili sul sito ufficiale oppure nelle biglietterie dei siti museali di Terre Borromeo e presso l’infopoint situato a Stresa. Il costo dell’ingresso adulti è di 25 euro, incluso il tour in barca da Cannero e l’audioguida del percorso museale.
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