L’ALLARME
I ladri profanano le tombe
Furto di diversi oggetti d’arte e rame al cimitero di Cantello

Il furto nei cimiteri è uno dei reati che indignano maggiormente, anche perché colpisce i ricordi e i segni di affetto e attenzione per i propri cari scomparsi.
La reazione è ancora più intensa è quando a essere vandalizzata è la tomba di una persona particolarmente giovane, che ha lasciato questo mondo troppo presto e il cui ricordo si mescola al dolore per un distacco improvviso.
È avvenuto nei giorni scorsi nel cimitero di Cantello, dove qualcuno, proprio nel giorno del suo compleanno, ha preso di mira la tomba di un ragazzo del paese.
L’autore del furto, infatti, introducendosi nel camposanto e approfittando delle poche presenze dovute all’emergenza della pandemia, ha rubato oggetti e suppellettili che “arredavano” alcune tombe.
Dalla sepoltura del giovane cantellese, in particolare, sono stati trafugati tutti gli oggetti che erano stati lasciati dai parenti e dagli amici. In molti casi non si tratta di oggetti di particolare valore economico, ma su cui era concentrata una forte sensibilità affettiva.
I ladri li hanno portati via. Il bottino? Un faro in miniatura, una piccola tartaruga, un modellino ossidato di una macchinina, una lattina di Coca Cola, una pallina di Natale, una rondinella e altri oggetti.
«Vergogna – commenta indignato un amico -. Tutto ciò è accaduto proprio il giorno del suo compleanno. Un gesto ignobile».
A quanto pare, purtroppo, non si tratta dell’unico episodio avvenuto in questi giorni.
Altri, infatti, denunciano il furto di due angioletti che “vegliavano” su un’altra tomba, altri ancora segnalano la scomparsa di vasi di fiori, angeli, sculture.
Insomma, sembra che qualcuno abbia fatto facile razzia, suscitando la rabbia di tantissimi cantellesi, indignati per l’oltraggio a un luogo sacro.
Chi è stato? Ci sono testimoni oppure qualche telecamera posizionata nella zona ha registrato presenze o movimenti sospetti? Domande per ora senza risposta.
Di certo l’area del cimitero, situata a Ligurno, non è particolarmente frequentata ancor meno da quando sono scattate le limitazioni agli spostamenti a causa della pandemia.
Dopo un periodo in cui i luoghi sacri sembravano essere meno colpiti da episodi vandalismo e di piccola criminalità ora, evidentemente, la situazione è cambiata in peggio.
Nei giorni scorsi, per esempio, è stata denunciata una razzia di rame nella la chiesetta di San Cassiano a Casciago. A confermare come, fra pluviali, bobine ed elementi di arredo sacro, come le coperture delle cappelle o i crocifissi dei cimiteri, la compravendita di rame usato è sempre più al centro dell’attenzione di polizia e carabinieri.
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