FESTA DELLA LIBERAZIONE
Cardano al Campo: la “Resistenza” dei ragazzi
Il 25 aprile con i discorsi della giovane presidente di Anpi e del sindaco. Fiori sulla tomba di Laura Prati

Il 25 aprile dei giovani, a Cardano al Campo, dove la celebrazione dell’Anniversario della Liberazione venerdì mattina ha dato largo spazio al Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze che hanno partecipato con un lavoro nato dalle loro riflessioni partendo dalla storia. Anche da una canzone, quella “Bella ciao” brano simbolo della Resistenza, sul cui significato i ragazzi e le ragazze hanno riflettuto pensando che cosa per loro significa oggi Resistenza, quali sono i temi e le problematiche del loro vissuto e del loro presente su cui impegnarsi. Con la guida della coordinatrice volontaria del Ccrr Mariagrazia Aspesi, il supporto del docente di musica Rocco Notarnicola e della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Cardano al Campo, Stefania Acquaviva, i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di primo grado hanno costruito un racconto corale e intergenerazionale sul concetto di “resistenza” nel presente, un dialogo a più voci in cui hanno affrontato temi che vanno dai rischi di internet al femminicidio, dall’aiuto ai migranti all’attenzione per il cambiamento climatico.
Una riflessione ampia sul tema della lotta per la libertà, contro l’arroganza, in un dialogo tra passato e presente, riconoscendo le sfide quotidiane, le guerre attuali, le disuguaglianze e la violazione dei diritti umani. E mostrando una consapevolezza e un impegno forte, introdotto dai discorsi della giovanissima presidente dell’Anpi di Cardano al Campo, Alice Vergazzini, trentenne che ha testimoniato l’importanza dell’impegno proprio partendo dai giovani. «Vi potreste chiedere perché una giovane donna della mia età abbia scelto di impegnarsi all’interno dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, un’associazione che storicamente custodisce la memoria della Resistenza – alcune delle sue parole -. Tutto ciò che so sul fascismo, sulla Seconda guerra mondiale e sui partigiani, l’ho appreso a scuola, e soprattutto grazie alla mia famiglia, che mi ha trasmesso con convinzione i valori della Resistenza e dell’antifascismo. È stato naturale, quindi, per me scegliere di far parte dell’Anpi: perché sono fermamente e consapevolmente antifascista».
«E sento - ha aggiunto - la responsabilità, oggi più che mai, di continuare a raccontare, a spiegare, a ricordare. Viviamo infatti in un’epoca in cui cresce l’indifferenza verso le brutalità del passato».
Il ruolo importante della riflessione partendo dai giovani anche nelle parole del sindaco Lorenzo Aspesi: «Spesso diamo per scontate cose su cui è invece importante fermarsi a riflettere e i ragazzi ci aiutano a capire interpretando fatti che stanno succedendo: è una sfida quella di interpretare i fatti senza fraintendimenti e serve la sensibilità di capire, la predisposizione culturale a guardare le cose per approfondirle». Un motivo, una scelta che sta anche alla base di quel «fil rouge della libertà» che vede la città di Cardano al Campo portare avanti per tutto l’anno, con i primi appuntamenti fin dal marzo scorso, un calendario di eventi legati all’ottantesimo Anniversario della Liberazione.
Tra questi, imminente, domenica 27 aprile alle 17 in Sala Pertini “I segreti di Enigma”: la presentazione, organizzata con il supporto del Gruppo Alpini di Cardano, delle macchine cifrate, per crittografare la scrittura. Sarà un esperto del settore, Alberto Campanini, a mettere in luce gli aspetti tecnologici della Seconda guerra mondiale e di come l’attività congiunta di scienziati alleati sia spesso riuscita a portare a risultati che hanno ridotto la durata degli eventi bellici e la perdita di vite umane. E mentre il 19 ottobre sarà dedicato alla presentazione del progetto di riedizione del documentario dedicato alla Resistenza a Cardano al Campo e il 7 novembre a un incontro su Giacomo Matteotti, domenica 8 giugno è in programma una visita guidata ai luoghi della memoria, Marzabotto e Sala Bolognese, comune, quest’ultimo, che nel 2016 ha dedicato un giardino a Laura Prati, la sindaca uccisa dodici anni fa. E sulla tomba di Laura Prati, “partigiana dell’oggi”, il 25 aprile sono state deposte rose, mentre l’idea dei luoghi della memoria è stata sottolineata dalla biciclettata “resistente” con cui si sono aperte le celebrazioni della Liberazione che ha toccato le vie dedicate ai Martiri della Libertà dove sono state deposte piccole corone.
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