RICORDI E PALLONE
Carmando, il bacio di Maradona e la nipotina di Bodio
Lo storico massaggiatore del Napoli in visita a Eleonora Paolelli racconta Diego

Ogni volta che entrava in campo, Diego Armando Maradona lo baciava sulla testa. Era diventata una scaramanzia. Tutti lo ricordano in quegli anni magnifici in cui il D10s giocò nel Napoli e lui era la sua ombra, non solo il suo massaggiatore. Salvatore Carmando oggi ha ottantuno anni e un legame saldo con Varese, se non altro perché la nipote Eleonora Paolelli fa il sindaco di Bodio Lomnago. Lo zietto ne è fiero ed è venuto a trovarla, nonostante da queste parti non ci sia il sole di Napoli ma un cielo carico di nuvole e di acqua.
QUELL’ULTIMA TELEFONATA
Aprire il libro dei ricordi con lui è facile anche perché la mente va subito al numero uno del calcio, morto troppo presto. «L’hanno ucciso». In tanti la pensano così. E pure quell’omino che ancora conserva lo sguardo e la forma fisica dei giorni migliori la pensa allo stesso modo. Parlare di Diego, quindi, è come riaprire una ferita. «Ricordo il 29 ottobre di cinque anni fa quando mi telefonò per farmi gli auguri di compleanno. Come al solito mi scherzava, mi prendeva in giro perché mi voleva bene e perché io compio gli anni il giorno prima di lui. Poi, il giorno dopo, era il suo di compleanno e l’ho sentito ancora. È stata l’ultima volta, ma la sua voce di quei giorni me la ricordo in ogni momento. È quello che mi è rimasto di un grande uomo».
L’intervista integrale sulla Prealpina di mercoledì 7 maggio, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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