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Carminati a Quarta Repubblica: «I servizi segreti solo nei film di James Bond»
Il proprietario e comandante della barca affondata il 28 maggio 2023 nel lago Maggiore ospite nella trasmissione di Nicola Porro

Ospite della trasmissione Quarta Repubblica che è andata in onda ieri sera, lunedì 16 settembre, su Rete 4, Claudio Carminati, proprietario e comandante della barca affondata il 28 maggio dell’anno scorso nel lago Maggiore. L’uomo, che a giugno ha patteggiato la pena quattro anni di carcere davanti alla giudice per l’udienza preliminare di Busto Arsizio, Anna Giorgetti, per le accuse di naufragio colposo e omicidio colposo, è stato invitato da Nicola Porro per raccontare la sua storia, quella di una domenica pomeriggio qualsiasi che si è trasformata in una tragedia che ha visto morire quattro persone tra le acque del Verbano.
IL PARALLELISMO CON IL BAYESIAN
Porro ha prima trattato il naufragio del Bayesian, superyacht a vela che è affondato il 19 agosto scorso al largo di Palermo, che ha lasciato molte incognite soprattutto per quanto riguarda il legame tra il magnate Mike Lynch, i servizi segreti e importanti dati presenti sugli hard disk dell’imprenditore ora in fondo al mare.
CARMINATI: NON CONOSCEVO GLI OSPITI»
Il giornalista ha poi presentato Carminati creando un parallelismo tra la sciagura siciliana e il naufragio della Gooduria: anche nella tragedia del Verbano i servizi segreti, italiani e israeliani, sono stati al centro delle notizie per giorni. Un mondo che Carminati però non conosce, nel quale è stato coinvolto a sua insaputa. «Non avevo idea di chi fossero gli ospiti. Io i servizi segreti li conosco solo dai film di James Bond», ha ripetuto più volte l’uomo. «Ho conosciuto il funzionario del ministero dell’interno che mi ha contattato per organizzare la gita in barca l’anno precedente. Me lo ha presentato un amico carabiniere, e ho portato lui e la sua famiglia sul lago una prima volta nel 2023. Poi mi ha ricontattato l’anno scorso per la gita». Lo skipper della barca ha poi spiegato come si è svolta la giornata: il pranzo all’isola dei pescatori, nessuna allerta meteo, le previsioni guardate su un sito dedicato che non riportava condizioni preoccupanti, la chiamata al cantiere di riferimento per sapere se ci fosse qualche notizia di previsione avversa, il vento improvviso che ha avvolto la barca facendola tremare e poi il nulla. «Non c’era una nuvola in cielo, bollettini non ne ho visti, una giornata splendida», ha detto Carminati rispondendo a Porro che lo ha interrogato sulle condizioni meteo di quel giorno. «Poi mi sono ritrovato incastrato sotto la barca. Avevo la mente lucida, ma pensavo di essere morto. Poi la barca si è inabissata e io mi sono reso conto di aver perso mia moglie e lì non ho capito più nulla. La mia vita è completamente stravolta e vorrei essere stato io al posto di quelle persone». La commozione ha impedito all’uomo, che ora vive in una casetta in un campeggio, di continuare a spiegare quelle ore.
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