SCINTILLE IN AULA
Case popolari: salta la discussione, l’opposizione insorge
Commissione esplosiva a Palazzo Estense dopo gli ultimi casi di via Valverde e via Aprica. Le minoranze contestano il motivo del rinvio

Aria tesa e scintille in aula a Varese: la Commissione congiunta conclusa nella serata di martedì 10 giugno si è trasforma in un ring politico. Le minoranze hanno attaccato duramente la maggioranza, parlando senza mezzi termini di «vergogna» e «sabotaggio dell’attività istituzionale». Al centro della bufera, il rinvio a sorpresa della discussione sulla gestione degli immobili comunali.
GLI ULTIMI CASI
La richiesta di affrontare il tema era arrivata proprio dalle opposizioni, che nelle ultime settimane avevamo acceso i riflettori su due episodi diventati emblematici del malfunzionamento del sistema: da una parte, il caso dei disabili rimasti intrappolati in casa a causa di un ascensore guasto — una vicenda che aveva conquistato l’attenzione nazionale con un servizio di Striscia la Notizia –, dall’altra, la situazione di via Aprica, dove un inquilino decaduto continua ad abitare l’alloggio senza che venga eseguito alcun provvedimento.
LA DISCUSSIONE IN AULA
Il presidente della commissione, Matteo Capriolo (Partito democratico), ha aperto i lavori proponendo lo slittamento dell’incontro a data da destinarsi. Il motivo? L’assenza del presidente di Aler, l’ente regionale che gestisce parte del patrimonio abitativo. Peccato che — hanno fatto subito notare i consiglieri d’opposizione — la convocazione di Stefano Cavallin riguardasse un’altra commissione, calendarizzata nei prossimi giorni. E soprattutto: l’ordine del giorno di oggi non riguardasse affatto Aler, ma esclusivamente gli alloggi di proprietà comunale. È scattata così la protesta compatta delle minoranze, che hanno parlato di «un tentativo palese di mettere il silenziatore su un tema scottante per l’Amministrazione». Ma il vero nodo, secondo i consiglieri di minoranza, è lo stato pietoso del patrimonio immobiliare comunale: «Su circa 300 alloggi disponibili, la metà risulta ancora vuota», hanno sottolineato le minoranze. E quelli assegnati versano in condizioni che «ricordano quelli di Scampia», ha denunciato Domenico Esposito, reduce da un sopralluogo prima della seduta. Una situazione che l’opposizione definisce senza giri di parole «un fallimento amministrativo», aggravato oggi da quello che giudicano «un maldestro tentativo di rinviare il confronto per evitare responsabilità evidenti».
LA REPLICA DEL COMUNE
«Vista l’impossibilità di affrontare anche la situazione degli alloggi Aler a causa dell’indisponibilità del suo presidente a presenziare all’audizione richiesta, e vista la comunicazione che comunque non potrebbe fornire le risposte poste all’ordine del giorno», questa sera è stato votato il rinvio della commissione congiunta Lavori pubblici, Patrimonio e Polizia locale, in attesa di una prossima audizione di Aler. La proposta è arrivata ad inizio seduta da parte del presidente della commissione Bilancio, Matteo Capriolo. Scrive il Comune di Varese in una nota. Il tutto nasce già da una precedente commissione, questa volta dei Servizi sociali, che prevedeva l’audizione del presidente di Aler Varese, Como, Monza Brianza e Busto Arsizio per il fare il punto sulla situazione degli alloggi Aler presenti a Varese. L’obiettivo della Commissione era quello di avere informazioni dirette sul numero degli alloggi Aler attualmente liberi e/o da assegnare nel territorio comunale, lo stato di manutenzione degli stabili e delle singole unità abitative, gli sfratti eseguiti e in programma, il numero di occupazioni abusive rilevate e le relative misure messe in atto da Aler, nonché i provvedimenti previsti per prevenirne il ripetersi. Insomma una importante commissione volta a ricevere informazioni chiare e trasparenti su un importante tema come quello degli alloggi popolari gestiti da Aler. Nella commissione congiunta Lavori pubblici, Patrimonio e Polizia locale erano stati posti gli stessi punti all’ordine del giorno ma vista l’impossibilità a ricevere le informazioni da parte di Aler è stato votato il rinvio della seduta. Purtroppo infatti il presidente Cavallin ha comunicato al Comune la sua impossibilità a presenziare nelle date richieste ma soprattutto l’indisponibilità a fornire le informazioni richieste senza la previa autorizzazione dell’assessorato di Regione Lombardia. «Ovviamente – dichiara il consigliere Matteo Capriolo – siamo sicuri che nei prossimi giorni potremo trovare con il presidente una data a lui consona per una sua audizione, proprio in ragione dell’ordine del giorno di cui sopra al fine di rendere edotti tutti i consiglieri comunali sulle informazioni richieste. Quello che tuttavia ci lascia perplessi è il fatto che il Presidente Cavallin si trinceri dietro al fatto che Aler sia controllata da Regione e che pertanto lui o chi per lui dovrebbero essere autorizzati da Regione per la diffusione di questi dati». Le parole di risposta del presidente alla richiesta di audizione da parte del Comune infatti sono state: «Inoltre, mi permetto di segnalarle che, essendo le Aler Aziende Regionali e quindi da Regione controllate e vigilate, qualsiasi diffusione di dati verso l’esterno è corretto che venga condiviso ed autorizzato da chi ne ha la competenza istituzionale». «Francamente – dice la consigliera Maria Grazia D’Amico, presidente della commissione Servizi sociali – una affermazione del genere ci stupisce e ci lascia particolarmente preoccupati. Ritenere che una Commissione consiliare del Comune non possa ascoltare in una logica collaborativa e di trasparenza il presidente di Aler presente sul proprio territorio e quindi particolarmente sensibili all’operato dell’Azienda per ovvi motivi, senza una previa autorizzazione regionale ci risulta incomprensibile rispetto anche al lavoro di informazione che i consiglieri comunali devono e possono svolgere. Varese è una città ad alta tensione abitativa e quindi conoscere l’operato dell’Azienda Regionale Aler sul nostro territorio appare non solo importante, ma anche significativo per i nostri cittadini, visto anche le centinaia di appartamenti che l’Azienda ha nella nostra città. Auspicando che questa non disponibilità del Presidente, unita al fatto di demandare alla Regione, all’Assessorato regionale competente, la possibilità da parte dei consiglieri comunali di Varese di essere posti a conoscenza delle diverse informazioni richieste, ci riserviamo di valutare l’opportunità di convocare lo stesso Assessore Regionale in una apposita audizione al fine di chiarire quanto, in questo momento, appare non nella disponibilità del presidente Cavallin. Le informazioni in piena trasparenza che i consiglieri comunali chiedono infatti sono un elemento indispensabile per ragionare in piena consapevolezza della situazione degli alloggi popolari a Varese. Anzi, questa opportunità potrebbe concretizzarsi con la convocazione di entrambi tra qualche settimana, o quando ci saranno date le loro disponibilità, proprio nel rione di San Fermo, dove si concentra il maggior numero di alloggi Aler».
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