POSSIBILI ESPROPRI
Il treno incombe su 100 proprietà
Collegamento Terminal 2-Gallarate: c’è l’avvio del procedimento e ci sono i terreni interessati dal tracciato
Sono oltre 100 i terreni di proprietà di cittadini oppure aziende che, a Casorate, potrebbero essere inseriti nel tracciato ferroviario del collegamento tra il Terminal 2 di Malpensa e Gallarate. Questo si evince dalla pubblicazione dell’avviso di avvio del procedimento legato all’opera. «Era pubblicato all’Albo pretorio del sito comunale dal 20 di febbraio scorso: sarebbe rimasto lì nel silenzio fino al 4 aprile prossimo», afferma il consigliere di minoranza Tiziano Marson (Casorate Democratica).
Sul documento sono riportati dettagliatamente i nomi dei proprietari con l’invito a far pervenire eventuali osservazioni tramite raccomandata, o posta elettronica certificata, entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso. «È un documento simile a quello che il portale Silvia aveva ospitato ad agosto», prosegue Marson. «Quindi, è propedeutico all’esproprio futuro. È la dimostrazione che la Regione va avanti, nulla è fermo e non hanno mollato il colpo per niente. Serve stare all’erta perché la partita non è mica finita e stupisce che nessuno abbia fatto presente che era avvenuta la pubblicazione di quest’avviso».
Il destinatario di queste parole, non serve certo chiarirlo, è il sindaco Dimitri Cassani. «Per dovere di trasparenza mi sarei atteso qualche notizia su Facebook, visto quanto viene pubblicato», aggiunge il consigliere di minoranza. «Non faccio nessuna dietrologia, comunque. Il suo modo d’agire è in continuità con quanto proposto dal primo giorno, da quando il Comune non presentò osservazioni alla prima fase di scoping sul progetto».
All’attacco di Cassani c’è anche il consigliere Gian Luigi Poli (Alternativa Civica). «Al signor sindaco, che su Facebook accusa molti di non saper leggere i documenti, ribatto che il testo in questione annuncia l’avvio di un procedimento che porterà all’acquisto dei terreni in questione, secondo valore catastale, o all’esproprio per utilità pubblica», rimarca. «Questo nonostante lui stesso avesse annunciato come tutto fosse fermo. Invece la Regione è andata avanti ed alle nostre spalle, per metterci di fronte al fatto compiuto».
È però sorpreso della polemica Cassani. «Nulla di nuovo sotto il sole», replica il sindaco. «Non si può parlare di progetto pronto come mi è capitato di leggere. Quello che mi impressiona della minoranza è invece l’ennesimo puerile e maldestro tentativo di screditarmi, in questa vicenda non ho nessun ruolo, è semplicemente stato pubblicato un avviso come previsto dalla procedura. Ha ragione Marson a dire che quanto legge è simile a quanto precedentemente pubblicato, perché quindi non ci fu questa levata di scudi la volta precedente?».
Cassani conclude poi ripetendo quello che ormai potrebbe essere descritto come il suo mantra: «L’opera vedrà la fine della progettazione perché progettata, l’ho detto mille volte, come scriviamo nelle osservazioni però riteniamo che ci siano altre priorità per quanto riguarda la strategia dei trasporti in Lombardia. Dunque, ripetiamo ancora una volta: si pensi prima alla Rho Parabiago e al raccordo a Y a Busto».
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