I LAVORI
Rinasce l’ex fornace
Via i rifiuti, maxi bonifica sull’area che, dismessa nel 1951, divenne discarica di rottami d’ogni tipo e di amianto
I 10mila metri quadrati che costituiscono l’area dell’ex fornace sono stati ripuliti con l’asportazione dei cumuli di rifiuti che coprivano il terreno, grazie ad un intervento dell’amministrazione comunale.
Ora si sta portando alla conclusione anche l’ultimo atto, cioè la messa in sicurezza della ciminiera e la pulizia del vecchio forno. Un’operazione di archeologia industriale che si intreccia con l’altra bonifica che ha richiesto circa tre anni di lavoro, resi possibili grazie ad un finanziamento regionale di un milione di euro a fondo perso.
Fino al 2016 questa zona, che confina con la palude Brabbia, era divenuta una discarica a cielo aperto.
Dopo la dismissione del lavoro in fornace nel 1951, a causa dell’alluvione che aveva interessato tutta l’area circostante di natura argillosa, quindi impermeabile all’acqua, la struttura fu abbandonata. Negli anni successivi divenne sede di un acquirente di rottami, fino a passare di proprietà in proprietà e dimenticata.
L’accumulo dei rottami, unito ai rifiuti che venivano via via abbandonati, ha coperto il terreno su cui la natura ha fatto crescere arbusti e rovi.
L’intervento è stato comprensivo del loro abbattimento che ha messo a nudo una ventina di tipologie di rifiuti, tra cui quelli industriali e molto amianto. Sono stati tutti portati nelle discariche autorizzate e tracciati.
L’opera di bonifica ha portato alla luce delle sorprese a partire da un laghetto che si era già creato in passato artificialmente, grazie alla presenza di un torrente che l’alimenta e che scorre tra Inarzo e Cazzago. Laghetto pescoso che ha la caratteristica di ghiacciare in inverno per la gioia dei pattinatori.
«Se funzionassero ancora le ghiacciaie - afferma scherzosamente il sindaco Emilio Magni- avremmo sempre la scorta ogni anno».
Nel frattempo gli alberi stanno ricrescendo ed ora l’attenzione è rivolta al consolidamento della ciminiera e alla pulizia del forno sottostante, mentre la vecchia fornace non è stato possibile salvarla. «Devo ringraziare tutti gli uffici comunali e in particolare l’ufficio tecnico, grazie al progetto del quale è stato possibile il finanziamento di questo grande intervento di bonifica. Ora restituiremo l’area al privato. Area soggetta ad un piano di intervento concordato e compatibile con l’ambiente».
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