LA TRAGEDIA
Chi era Davide Almasio, il motociclista morto a Sumirago
Dopo l’impatto sull’asfalto di venerdì sera, nella notte è spirato in ospedale. Viveva a pochi passi dall’incrocio dove è avvenuto l’incidente. Aveva 56 anni
In pochi giorni due vite spezzate in incidenti in moto, due famiglie trascinate in un incubo: dopo il frontale di Taino, con la morte del 67enne Massimo Rondena di Inveruno, per giunta nel giorno del suo compleanno, non ce l’ha fatta nemmeno il 56enne di Sumirago Davide Almasio, forse vittima di un malore prima della caduta venerdì sera – 11 aprile – nel suo paese.
MARTEDÌ I FUNERALI
L’uomo, che viveva a pochi passi da quell’incrocio nella frazione di Caidate, ha perso il controllo del mezzo, prima finendo contro un palo della segnaletica stradale e poi sull’asfalto. Nonostante i soccorsi e il trasporto con la massima urgenza al Pronto soccorso, è spirato in ospedale. Davide Almasio lavorava in un’azienda plastica del gallaratese. Lascia la moglie Barbara e il figlio Dennis, oltre alla madre Franca e la sorella Sabrina, il cognato Armando e i nipoti. Il funerale è stato fissato per martedì mattina alle 10 nelle chiesa di Caidate di Sumirago.
DOPPIA TRAGEDIA IN MOTO
Due storie lontane – quelle di Massimo e Davide – eppure vicine, nelle prime settimane in cui molti riprendono in mano le due ruote per concedersi delle gite fuori e dentro il territorio, o anche per andare a lavorare. Una stagione iniziata nel peggiore dei modi. E crescono gli interrogativi su come aumentare la sicurezza, evitando altri drammi.
Il servizio completo sulla Prealpina di domenica 13 aprile, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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