LA PROCURA
Presunta corruzione, Orrigoni non chiede sconti
Oggi a Busto Arsizio, davanti al Gup, discussa l’udienza preliminare. L’inchiesta riguarda presunti illeciti per agevolare pratiche edilizie a Solbiate Olona. Coinvolte altre otto persone

La Procura di Busto Arsizio ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per Paolo Orrigoni, ex patron della catena di supermercati Tigros, insieme ad altre otto persone indagate a vario titolo per corruzione e indebita induzione a dare o promettere denaro e altre utilità, nell’ambito di un’inchiesta su presunte tangenti relative all’agevolazione di pratiche edilizie a Solbiate Olona, tra il 2017 e il 2018. Lo ha fatto oggi, venerdì 23 giugno, a Busto Arsizio, durante la discussione dell’udienza preliminare.
Orrigoni non ha chiesto sconti di pena: nel caso di processo si difenderà in dibattimento. E’ accusato insieme all’ex capo del settore urbanistica del Comune del Varesotto, Luca Antonini (che ha chiesto di patteggiare) di indebita induzione. Secondo le indagini dei carabinieri, il fascicolo è a firma del Pm Martina Melita, Antonini avrebbe agevolato le pratiche di alcuni imprenditori in cambio di denaro o altre utilità, e nel caso di Orrigoni, avrebbe chiesto l’assegnazione del progetto per la realizzazione dell’area feste di Solbiate (opera collaterale per la realizzazione di un nuovo supermercato) alla fidanzata dell’imprenditore. La donna ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato, mentre un altro imprenditore coinvolto ha ottenuto il patteggiamento. Il Gup deciderà a fine settembre.
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