TOKYO
Cina-Giappone, stop ai viaggi per la crisi diplomatica
(ANSA) - TOKYO, 19 NOV - Non si attenuano le tensioni a
livello diplomatico tra Cina e Giappone, le due principali
economie asiatiche, penalizzando in primo luogo i flussi
turistici. Ammontano a quasi 500mila, infatti, i biglietti aerei
cancellati dalla Cina verso il Giappone, in seguito all'avviso
emesso da Pechino che sconsiglia ai propri cittadini di recarsi
nel Paese vicino. L'allerta arriva sullo sfondo di un'escalation
diplomatica innescata dalle dichiarazioni della premier
nipponica, Sanae Takaichi, secondo cui Tokyo potrebbe
intervenire militarmente in caso di attacco a Taiwan, l'isola
rivendicata da Pechino come parte integrante del suo Stato. In
base alle stime degli analisti del settore aeronautico, citate
dall'agenzia Afp, si è verificato un crollo delle prenotazioni
attive dai 1,5 milioni del 15 novembre a un milione appena due
giorni dopo. "Si tratta di un calo del 33% in 48 ore, ben al di
là della flessione giornaliera media del 5% che osserviamo dal
2023", ha spiegato Li Hanming all'Afp. Le tre maggiori compagnie
aeree cinesi hanno annunciato rimborsi integrali per tutti i
voli verso il Giappone prenotati entro il 31 dicembre, e
l'impatto economico è già tangibile. I turisti cinesi
rappresentano infatti la prima fonte di visitatori per il Paese
del Sol Levante con oltre 8,2 milioni di presenze tra gennaio e
ottobre, in aumento del 40% rispetto allo scorso anno, e nel
solo terzo trimestre hanno speso oltre un miliardo di dollari al
mese, coprendo quasi il 30% della spesa turistica complessiva in
Giappone. Già a inizio settimana, i titoli nel settore turistico
e dei principali gruppi del retail alla Borsa di Tokyo hanno
subìto forti ribassi, anticipando le possibile ricadute
economiche sull'economia. Secondo l'emittente pubblica Nhk, il
calo dei flussi turistici dalla Cina per un periodo prolungato
di un anno potrebbe arrecare una perdita economica di almeno
11,5 miliardi di dollari. (ANSA).
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