IL MONITO
«In chiesa non rubate candele e giornali»
Il parroco ricorda ai fedeli più «distratti» di pagare il dovuto

Ceri accesi senza lasciare l’offerta e giornali presi senza pagarli: una pessima abitudine, in chiesa, suscita il monito del parroco, don Maurizio Restelli, il quale non esita a sgridare i furbi che non hanno rispetto per il luogo sacro né senso di comunità. «Rubare è un atto deplorevole» stigmatizza il sacerdote dal pulpito dell’opuscolo parrocchiale “Incontro”, rivolgendosi a chi ha orecchie per intendere e sollevando così il velo su un cattivo comportamento diffuso, purtroppo, anche in altre chiese della zona.
Il sacerdote e i suoi collaboratori puntano l’indice innanzitutto contro le persone che accendono i ceri senza inserire le offerte nella cassetta: in pratica pregano senza curarsi di offrire qualche moneta alla parrocchia, che ha sempre bisogno di fondi utili per portare avanti la sua attività e mantenere le strutture. A questi si aggiungono coloro che prelevano i giornali religiosi per poi imboccare l’uscita della chiesa come se niente fosse (senza lasciare i soldi che corrispondono al prezzo del periodico indicato): anche questo un comportamento irrispettoso, perché poi la parrocchia deve rendere conto delle copie mancanti e non pagate, rimettendoci con le proprie casse. Una pratica ormai nota, considerata da tutti deplorevole e criticata da chi frequenta abitualmente la comunità parrocchiale: volontari che prestano il proprio tempo libero per le varie attività e semplici fedeli che vanno a messa. In effetti, se il monito è stato messo nero su bianco sul periodico ufficiale, significa che queste «ruberie» hanno suscitato parecchia indignazione.
Tutto questo, mentre nella vicina Uboldo un altro parroco, don Armando Colombo, ha vinto la sua battaglia, ottenendo di non fare montare la pista di pattinaggio su ghiaccio davanti alla chiesa.
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