IL PROCESSO
Sesso all’asilo nido
Il fidanzato della maestra accusato di atti osceni

Mentre i bambini giocavano o dormivano, la maestra si appartava con il suo fidanzato per fare sesso.
Sono tre gli episodi contestati all’allora compagno della titolare del micronido “I folletti del bosco”. L’uomo, 44 anni, è accusato di atti osceni, reato per cui rischia da quattro mesi a quattro anni e mezzo di reclusione.
Il processo, davanti al giudice Luciano Luccarelli, s’è aperto in Tribunale a Varese ieri, lunedì 17 ottobre. La maestra, quarantasettenne, ha invece già patteggiato due anni per maltrattamenti sui piccoli ospiti della struttura di via Verdi. Pena più leggera (un anno, quattro mesi e venti giorni) quella inflitta, per lo stesso reato, alla stagista del nido, una ragazza di 25 anni.
Il primo testimone ascoltato, il maresciallo dei carabinieri di Besozzo che eseguì le indagini nel 2019, ha riferito ciò che le telecamere nascoste dall’Arma ripresero nell’asilo in tre giornate diverse, tra settembre e ottobre, quando l’imputato varcò la soglia della villetta a lato della statale 394. «Una presenza ingiustificata - ha precisato - Spesso dormiva o comunque si riposava lì. Tenendo un atteggiamento non consono a un ambiente frequentato da minori».
Bambini di uno o due anni, in presenza dei quali l’insegnante e il suo fidanzato si sarebbero lasciati andare ad effusioni amorose, per usare un eufemismo. Ad esempio, le immagini del 26 settembre - ha riferito l’investigatrice - mostrano, pur se parzialmente, l’uomo sdraiato a terra nella sala giochi e la sua compagna impegnata in un rapporto orale, poi l’uomo si alza e mezzo nudo corre in bagno, mentre un bambino dorme nella stanza vicina. In un altro video si notano i due fidanzati seduti sul divano, con un plaid sulle gambe a coprire gli inequivocabili movimenti delle mani di lei. Il tutto mentre due bimbi giocano tranquillamente nello stesso locale. Infine, in un’altra ripresa si vede l’uomo denudarsi per cambiarsi, con la porta della stanza aperta. Immagini che però, secondo il difensore (l’avvocato Daniele Paci), non sono utilizzabili in questo procedimento perché il reato di atti osceni non rientra tra quelli per cui sono ammesse le intercettazioni - disposte, in questo caso, per l’ipotesi di maltrattamenti. Aspetto su cui il giudice s’è riservato di decidere al termine del dibattimento (la prossima udienza è in calendario il 20 marzo 2023). Alcuni genitori dei piccoli ospiti, assistiti dall’avvocato Giordano Muser, si sono costituiti parte civile.
Le altre immagini contenute nei cd agli atti del processo, invece, documentano gli episodi di violenza fisica e psicologica sui bimbi, rimproverati per futili motivi, presi a schiaffi, strattonati, ma anche insultati («Fai schifo», «Sei proprio un terrone!»). Episodi contestati solo alla maestra e alla stagista.
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