CAMPO DEI FIORI
«Boschi distrutti dai bikers»
Velocità folle, alberi e cartelli rovinati: la rabbia di un residente di Comerio
«È terribile assistere allo scempio che sta avvenendo nei boschi del Campo dei Fiori, lungo il sentiero 10. È diventato il regno dei bikers che, indisturbati, li utilizzano come loro piste, devastandoli».
Gianenrico Ossola, abitante nella frazione Cugnolo, è proprietario di boschi che cura da una vita. «Un piccolo parco nel parco, rispettando ciò che la natura offre - spiega -, un mondo che molti incivili stanno distruggendo per amore della velocità. E questo avviene non solo nella mia proprietà, ma in tutti i boschi. Quelli curati, in particolare, sono presi di mira perché non hanno rovi che rendono difficile la discesa. Il sabato e la domenica il numero dei ciclisti che pratica questo sport è rilevante. Saranno duecento - aggiunge Ossola -. Fra di loro c’è chi capisce il danno che sta creando, altri invece sono arroganti, prepotenti, disposti anche a venire alle mani. Sta di fatto che le piste, da loro create, sono sempre più scavate, così quando pioverà rovinosamente, come è già capitato, l’acqua non scenderà nelle vallette naturali percorse da anni, ma da tracciati disordinati e questo può costituire un pericolo. Stanno rovinando la montagna di cui si sentono i padroni - continua il comeriese -. Con le loro biciclette elettriche danneggiano le radici degli alberi e tutto il sottobosco. Sono scomparsi i funghi, i mughetti. Un mondo che la mia famiglia e altre avevano preservato con grande passione».
Ossola descrive scene poco edificanti che fanno a pugni con l’ambiente naturale circostante: con pezzi di legno, rami e anche bancali gli appassionati creano degli ostacoli in modo da poter effettuare salti come in pista. E per attrezzare al meglio i boschi alle loro necessità, alcuni hanno tolto i segnali che indicano i percorsi per le biciclette, in modo che tutta la montagna sia libera per loro. Utilizzano la vernice per segnare sugli alberi i punti preferiti. È inutile dire che tutti gli steccati che delimitavano i boschi sono stati spaccati.
«Con mio padre - riprende - avevo piantato dei faggi che crescevano rigogliosi. Ora le loro cime sono tutte rotte dai manubri quando scendono in velocità. L’esperienza che sto raccontando è mia ma, ripeto, non riguarda solo la mia proprietà. Avviene in tutti i comuni toccati dal Sentiero 10. È necessario un intervento deciso da parte dell’Ente Campo dei Fiori», conclude Ossola.
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