L’EVENTO
Concerto all'alba per salutare l'estate
In tanti all'appuntamento in musica a Busto Arsizio

Grande partecipazione al concerto di inizio estate, alle 6 di questa mattina, 20 giugno 2025, presso il parco di Villa Ottolini - Tosi: più di cento i cittadini accorsi all’esibizione, con cui il Comune di Busto apre i nove giorni di celebrazioni per l’imminente festa patronale. L’evento, a cura dell’Associazione Musicale Rossini col sostegno del Comune, ha visto esibirsi all’arpa celtica Rossana Monico, accogliendo il solstizio d’estate al ritmo «quasi sensuale» – così lo definisce Paola Colombo, coordinatrice dell’Associazione – dello strumento a corde originario della Scozia.
Monico accompagna il sorgere del sole con un repertorio etereo e delicato, alternando melodie e canti della tradizione gaelica a versi di Pavese, Garcia Lorca e Baudelaire, scritti a loro tempo in onore dell’estate. «Le parole non servono per questo risveglio d’estate – dichiara in conclusione la coordinatrice Colombo, ringraziando con commozione Monico (che è anche docente dell’associazione) – È stato un tuffo meraviglioso dentro a sonorità emozionanti, che in ciascuno di noi avranno evocato stati d’animo e vibrazioni diverse».
Colombo ringrazia Manuela Maffioli, assessore a Cultura e Identità, che «condivide e sostiene la progettualità della nostra Associazione e gli eventi che organizziamo nel corso dell’anno». Ed è la stessa Maffioli a definire la Rossini «una delle tante famiglie della cultura di questa città» osservando che Busto «è davvero fortunata ad avere un patrimonio umano, professionale ed emozionale così forte». Ma l’assessore estende lo sguardo di là dai confini locali, confessando che «le corde celtiche in me vibrano in modo molto intenso da tanti anni, da quando abbiamo scoperto che la storia di questa parte del mondo non era da ricondurre solo alle civiltà del sudest, perché c’era da considerare anche un Nord che, a dispetto dell’attributo di “barbaro”, aveva qualcosa da insegnarci». E mantenendo la riflessione su scala globale, Maffioli riconosce che «c’è una situazione al di fuori della nostra città che ci provoca angosce e preoccupazioni» e sostiene che proprio in tal senso, con iniziative come quella di oggi, «stiamo provando ad accendere una luce: credo che riappropriarsi di ciò che ci appartiene, riscoprire i legami con la propria comunità potrebbe essere un’ancora con cui sottrarsi a queste perigliose acque internazionali e provare a ritrovarsi, a ritrovare una base un po’ più salda su cui poggiare in attesa che la situazione cambi, che si ritrovi senno ed equilibrio. E allora che questa patronale possa essere letta in questo modo – ha concluso – Ritrovarsi attorno alla figura del santo patrono ma anche attorno alla comunità e ai propri riti».
E d’altronde martedì 24 giugno, il giorno di San Giovanni, sarà ancora a Villa Ottolini-Tosi che la cittadinanza si riunirà e si riconoscerà in se stessa, quando l’imprenditore Riccardo Comerio riceverà dal sindaco la benemerenza cittadina.
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