Confindustria
Confindustria, corsa a due. Vacchi e Boccia al rush finale
Regina e Bonometti si ritirano. Il 31 il voto

Roma, 10 mar. (askanews) - E' corsa a due per la presidenza di
Confindustria. Restano in pista il bolognese Alberto Vacchi,
numero uno dell'Ima, e il salernitano Vincenzo Boccia, a.d. di
Arti Grafiche Boccia. Gli altri due candidati, Aurelio Regina e
Marco Bonometti, dopo il colloquio con i saggi al termine delle
consultazioni, hanno abbandonato la competizione. Solo Vacchi e
Boccia possono infatti contare su quel 20% di consensi
assembleari necessari, secondo le nuove regole introdotte dalla
riforma Pesenti, ad essere portati in Consiglio. Prossima tappa
sarà, il 17 marzo, la presentazione del programma davanti ai 198
membri del Consiglio generale chiamati a designare il successore
di Squinzi il 31 marzo.
Regina ha già fatto sapere la volontà di appoggiare Vacchi. Non è scontato però che gli industriali del Lazio che lo appoggiavano si schierino compatti con l'imprenditore bolognese anche perché il numero uno di Unindustria, Maurizio Stirpe, ha lasciato libertà di voto agli associati che voteranno in Consiglio.
Ha scelto di non stringere alleanze, invece, l'industriale metalmeccanico Bonometti che intende ascoltare prima i programmi dei candidati. Dura però la sua dichiarazione dopo aver visto i saggi a Milano: i vincoli imposti ai candidati in corsa per la presidenza "hanno favorito il professionismo confindustriale, che ha potuto lavorare indisturbato, tessendo ragnatele e scambiando consensi, come la peggiore politica da noi sempre vituperata. Questo - ha tenuto a precisare - non è nel mio dna". E' probabile però che gli industriali bresciani e campani che lo appoggiavano si schierino con Vacchi, unico imprenditore metalmeccanico ancora in gara.
Ad oggi, comunque, Vacchi può contare sul sostegno di
Assolombarda e del suo leader Gianfelice Rocca, dell'Emilia
Romagna ad eccezione della territoriale di Reggio Emilia
schierata con Boccia, di Federmeccanica, di Ucima, delle
territoriali di Bergamo, Varese e Udine e di Federacciai. In suo
favore anche i giovani dell'Emilia e di Assolombarda. Tra gli
endorsement spiccano quello di Alberto Bombassei, patron della
Brembo, di Sergio Dompè, capo dell'omonimo gruppo farmaceutico e
rappresentante di Farmindustria al Consiglio generale e di Marco
Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e Ceo di Pirelli.
A Boccia vanno i consensi della Piccola Industria, dei Giovani
Imprenditori, di Unindustria Calabria, degli imprenditori
pugliesi, siciliani, sardi, di Confindustria Basilicata e di
Confindustria Piemonte e Valle d'Aosta. A favore
dell'imprenditore salernitano anche l'Anie. Schierata con Boccia
anche gran parte della Campania e della Liguria con l'appoggio
palese di Edoardo Garrone, numero uno del Gruppo Erg.
Restano divisi gli industriali del Veneto che con i loro 33 voti
hanno un peso consistente nella scelta del presidente. Sono
pronti a votare Boccia gli imprenditori di Verona, Vicenza,
Venezia e Rovigo. Sostengono invece Vacchi quelli di Treviso,
Belluno e Padova.
Ma il voto segreto potrebbe, come già avvenuto in passato,
ribaltare i pronostici e già molte componenti di associazioni,
dalla Piccola ai Giovani, hanno manifestato l'intenzione di
votare un candidato diverso da quello indicato dai rispettivi
vertici.
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