ROMA
Consob, su caso Mps-Mediobanca non sussiste il patto occulto
(ANSA) - ROMA, 06 DIC - "Non sussiste il patto occulto" fra i
soci Delfin e Caltagirone e "non sussiste il concerto" con
Siena. E' quanto sostenuto da un documento della divisione
vigilanza emittenti della Consob del 15 settembre 2025 che viene
riportato da Il Sole 24 Ore.
Il documento fa riferimento "al presunto concerto fra
Francesco Milleri, presidente di Delfin, Francesco Gaetano
Caltagirone, fondatore del gruppo Caltagirone, e il ceo di Mps,
Luigi Lovaglio, per prendere il controllo di Mediobanca e
Generali aggirando l'obbligo d'Opa su Piazzetta Cuccia", si
legge nell'articolo.
Dopo mesi di indagini, l'Autorità di vigilanza sostiene che
"nessuna delle condotte riferite da Mediobanca - peraltro non
supportate da evidenze probatorie di alcun genere - è parsa
essere caratterizzata da profili di potenziale criticità o
allarme" e che "sulla base delle attività di verifica svolte,
non siano sussistenti quegli indizi gravi, precisi e concordanti
idonei e necessari per accertare la sussistenza di un'azione di
concerto tra i soci Delfin, Caltagirone e il Mef attuata anche
tramite Mps, nonché la conseguente sussistenza di un obbligo di
Opa su Mps" e su Mediobanca.
E "più in particolare, non sono stati rilevati accordi
verbali o scritti, espressi o taciti, ancorché invalidi o
inefficaci, tra i soggetti" già citati "che rappresentano il
presupposto della relazione consensuale in cui si sostanza
l'azione di concerto - prosegue il documento - né la sussistenza
di tali accordi pare potersi inferire in via indiziaria,
attraverso la valorizzazione di elementi fattuali, quali la
constatazione di una condotta allineata da parte" di Milleri,
Caltagirone e Mps.
La Consob spiega, quindi, che le condotte di Delfin e
Caltagirone, "sebbene allineate, non appaiono sufficienti a
rilevare unicamente una linea di azione concordata avente
l'obiettivo specifico di controllare Mediobanca e Generali, per
tramite dell'Ops Mediobanca, essendo condotte coerenti anche con
il perseguimento di interessi economici propri di ciascuno di
detti azionisti, autonomi e diversi dalla volontà di
acquisizione e gestione congiunta del controllo" di Mediobanca e
Generali. (ANSA).
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