CORONAVIRUS
Le regole della zona arancione
Da domenica 29 novembre Lombardia più “libera”: riaprono i negozi, ma bar e ristoranti restano chiusi
La nuova ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza porta a 5 le Regioni Rosse, 9 le regioni arancioni e 7 le regioni gialle.
Da domani, domenica 29 novembre, la Lombardia non sarà più zona rossa e diventerà zona arancione. Ecco in sintesi cosa si può o non si può fare nelle diverse fasce, partendo appunto da quella arancione e ricordando le regole delle altre due.
ZONA ARANCIONE
I ristoranti e bar restano chiusi per tutta la giornata. I negozi al dettaglio restano aperti, ma quelli all’interno dei centri commerciali restano chiusi nei weekend e nei giorni festivi e prefestivi. La Dad è prevista solo alle superiori, quindi tornano in classe gli studenti delle medie inferiori. La circolazione all’interno di un Comune è permessa, sempre nel rispetto del coprifuoco, dalle 22 alle 5 del mattino seguente, ma non lo è abbandonare il proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione, a meno di avere motivi di lavoro, salute o altre necessità. È vietato entrare o uscire dalla Regione. Si può svolgere attività motoria all’aperto senza limiti. Nulla cambia per cinema, teatri e musei, e anche per sale slot, bingo e centri scommesse.
ZONA ROSSA
Vengono applicate le misure più restrittive previste dal Dpcm. L’uscita di casa va motivata, sono chiusi bar, ristoranti, negozi, la Dad è prevista dalla seconda media in poi. È vietato spostarsi da un Comune all’altro, nonché uscire o entrare nella Regione. Torna l’autocertificazione anche per gli spostamenti all’interno di una città.
ZONA GIALLA
Vigono le misure restrittive più "morbide" previste dal Dpcm. I ristoranti e i bar sono aperti fino alle 18, i negozi restano aperti fino all’orario di chiusura. I centri commerciali sono chiusi nei weekend. È possibile spostarsi all’interno della Regione e da una Regione gialla all’altra.
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