CORONAVIRUS
Crollano i casi, restano i dubbi
Molto bassi i tamponi di giornata, il +144 del Varesotto potrebbe essere illusorio. A Busto 27 positivi, 11 nel capoluogo
La statistica del lunedì, come da tradizione, rischia di essere una “trappola” nell’analisi dell’andamento del contagio.
Nei weekend si fermano parte dei punti di prelievo e anche vari laboratori di analisi, così crolla il numero dei tamponi e, con esso, anche dei nuovi positivi. Ieri in provincia di Varese sono stati 141, cifra nettamente al ribasso rispetto ai 620 del giorno prima, ma mancando il numero di approfondimenti medici effettivamente elaborati nel territorio, è impossibile capire come si stia spostando la linea dell’epidemia.
Ma c’è il dato regionale a spiegare che quella di ieri non è stata affatto una giornata rassicurante. I nuovi casi sono stati 4.777 (a fronte dei 6.318 della domenica) ma i test conteggiati sono scesi a 21.121 (rispetto a 38.188), ed ecco che ciò che emerge in tutta la Lombardia è che l’incidenza percentuale è tornata a crescere con forza, come mai era accaduto prima. In pratica il livello di conferma di positività al test ha toccato il 22,6 per cento, contro il 16,6 per cento di domenica, mentre nelle date precedenti si era spesso assestato sopra al 21 per cento.
Cosa stia accadendo effettivamente nel Varesotto resta però un mistero, perché fra i territori più colpiti è quello che ha fatto segnare un ribasso di tre quarti in sole ventiquattro ore. Segno di un miglioramento complessivo della situazione o soltanto della mancanza di nuovi elementi comunicati al cervellone regionale? Lo si capirà meglio stasera, quando il quantitativo di tamponi esaminati tornerà a crescere e offrirà un quadro più omogeneo. Di certo ieri spiccava il confronto con la città metropolitana di Milano (con calo contenuto dei casi da 2.956 a 2.225) e con Monza e Brianza (dove sono rimasti stabili: da 877 a 874).
Per il resto, sempre in contesto lombardo, le ultime ore hanno conteggiato 20 persone in più in terapia intensiva (nei due giorni precedenti erano 40), altri 189 ricoverati (numero dimezzato da domenica) e oltre 5mila dimessi e guariti, cioè oltre quattro volte tanto la comunicazione precedente.
Per quello che riguarda i morti, ne sono stati attribuiti al Covid in numero di 99, due soli dei quali nel Varesotto, forse a dimostrazione che in questa provincia la trasmissione dei report ha viaggiato a singhiozzo.
In questo senso hanno poco significato i ritocchi giornalieri di contagio nei Comuni, con la sola Busto Arsizio a livelli importanti, con un +27. Giorno di tregua, invece, nel capoluogo Varese, dove ci si è fermati a quota 11. Ma resta appunto il dubbio: è un segnale di speranza o è soltanto un’illusione?
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